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“Buon samaritano: lo stile feriale del cristiano”: testimonianza sui giorni a Spello guidati da don Ugo

Siamo Roberto e Giusy, cogliendo l’occasione della proposta di Ac, abbiamo trascorso una settimana di esercizi spirituali a Spello, accompagnati da don Ugo Ughi, seguendo un tema concreto e sempre attuale: “Buon samaritano: lo stile feriale del cristiano”. Al momento della decisione Roberto era un poco perplesso, ma poi l’idea l’ha incuriosito e l’esperienza è stata vissuta.

L’arrivo alla Casa San Girolamo, oasi di pace e prezioso silenzio, è stato illuminato dal sorriso di Rosanna e Luigi che ci hanno accolto in modo gioioso e familiare, in attesa degli altri amici che avrebbero condiviso l’esperienza con noi.

Quasi nessuno si conosceva, eravamo un piccolo gruppo, provenenti da tutta la penisola, con età e stati civili differenti; da subito si è creato un ambiente sereno. Insieme abbiamo concordato un “rigoroso orario elastico” dove non sono mai mancate le lodi, le meditazioni sapienziali di don Ugo, la riflessione personale, la messa, la condivisione in gruppo e i vespri, oltre al riposo e ai graditi pasti che Rosanna e Luigi ci hanno preparato con passione.

La Parola ci ha guidato ogni giorno in più momenti. Ha suscitato tanti interrogativi che nella vita quotidiana a volte soffochiamo per mancanza di tempo, di spazio o perché non abbiamo a disposizione chi ci può illuminare. Il brano del Buon Samaritano ci ha portato a riflettere su chi è il nostro prossimo, sul vedere con il cuore e sull’avere compassione. Dalle nostre inquietudini, che nascono dal confronto con la Parola, riscopriamo che siamo fatti per amare, per farci prossimi, che dobbiamo educarci ad amare, che il fondamento di tutto è l’Amore di Dio, che… il Samaritano è Gesù.

Tante domande ci siamo posti: da “perché vivi?”, a “che cos’è per noi la libertà?”, a “che cosa dobbiamo mettere al primo posto per imparare ad amare?”, fino a come pensare alla sinodalità nella comunità e in famiglia declinando i sostantivi “solidarietà” e “condivisione” ogni giorno.

Cercando di dare risposte ci siamo lasciati nella consapevolezza che Gesù nella quotidianità ci destabilizza, ma fa questo per aumentare la nostra fede, per farci allargare mente, cuori e mani.

Allora non ci è restato che partire per continuare a costruire una vita bella, buona e significativa là dove siamo chiamati a vivere.

Natale: far posto al Signore per essere profeti di oggi

La Sacra FamigliaLeggere Isaia di questi tempi è davvero interessante e stimolante. Intanto non sembra di leggere un vecchio profeta di mille e mille anni fa. Sembra di averlo in mezzo a noi; un profeta che conosce molto bene il nostro tempo e ci consola, apre prospettive e speranza.

Isaia ci scrive di “terra piena di idoli”, di “testa malata”, di “offerte inutili”, di “mance e sete di regali”, di “popolo che usa violenza”… Uomo del suo paese, del suo tempo, descrive situazioni talvolta assimilabili a quelle del nostro tempo. Ma le addolcisce con le parole della fede, della giustizia, del bene che trionfa sul male. È soprattutto profeta messianico; colui che vede nel Signore che viene la vera e completa salvezza del genere umano. Continua a leggere

A San Girolamo per “respirare l’aria” di Charles de Foucauld

Charles-de-Foucaulddi Gigi Borgiani – Se l’Azione cattolica ha scelto di mettere al centro della sua vita un luogo che potesse essere un “polmone spirituale” non è un caso. Se questo luogo è stato poi trovato a Spello, nell’ex convento di San Girolamo dove ha poi vissuto i suoi ultimi anni Carlo Carretto, non è un caso. E proprio fratel Carlo amava ripeter che nulla, nella vita dei credenti, avviene per caso. Abitare una casa dove si respira una aria di fede, di preghiera, di scelta radicale del vangelo, di vita spesa a servizio degli altri è davvero un grande dono. Continua a leggere

Il ricordo di Donatella. Fino in fondo!

donatella-032di Gigi Borgiani – Anzi fino in cima! Come ebbe a dire don Tonino Bello: “Siate soprattutto uomini. Fino in fondo. Anzi fino in cima. Perché essere uomini fino in cima significa essere santi…” . Non trovo espressione migliore per restare in comunione con Donatella che oggi ci guarda dal cielo con occhi e cuore di donna e madre santa. Continua a leggere

Il discernimento culturale nella vita dell’Ac

11903796_10207290412439510_8702924063689743970_ndi Alberto Ratti – «Lo sguardo in profondità del discepolo missionario» (EG, 50) è il tema del seminario interno del Centro Studi della Presidenza nazionale dell’Ac che si è svolto nella bellissima cornice di Spello dal 28 al 30 agosto scorsi, per riflettere insieme sul ruolo culturale dell’associazione e su quali strumenti utilizzare per aiutare l’Ac a leggere in maniera profetica e credente la realtà in continuo cambiamento. Continua a leggere