Da Ascoli Piceno a Spello per una giornata di spiritualità. “Nel silenzio scopri una bellezza viva che resta nel cuore”

Sentirsi a casa in un luogo in cui tante persone sono passate e continuano a passare, in cui risuonano voci, sogni, preghiere, pensieri di chi ha lasciato la parte più preziosa di sé, è possibile se si trascorre un po’ di tempo a Casa San Girolamo a Spello.
Tra le mura antiche, nel silenzioso e grazioso chiostro, nel giardino abitato dallo spirito dei Piccoli Fratelli, nella cappellina e nel refettorio accoglienti, arredati con cura e semplicità, è facile trovare lo spazio bello ed essenziale in cui poter dialogare, studiare, pregare, mettersi in ascolto e fare esperienza di fraternità. Si ha bene la consapevolezza della storia che Casa San Girolamo ha scritto per tante persone grazie all’incontro con i Piccoli Fratelli e in particolare con Carlo Carretto. Anche oggi per il viaggiatore che attraversa la porta di questa casa credo ci sia il desiderio di cercare il senso profondo della propria vita attraverso un incontro personale con qualcuno che si ritiene importante, con chi condivide quello spazio o semplicemente, attraverso il silenzio, fatto di dialogo cuore a cuore con Dio, di quella piccolezza che tanto parla di Vangelo e dell’esperienza a cui da esso siamo chiamati, facendoci seme dentro le zolle della terra che abitiamo quotidianamente.
Queste sono state le mie emozioni, i miei pensieri e quelli degli adulti di Azione cattolica della diocesi di Ascoli Piceno, quando il giorno 22 ottobre scorso ci siamo recati a Spello per una giornata di fraternità, spiritualità e confronto.
Tutti sono rimasti colpiti dalla bellezza di San Girolamo, una bellezza che va oltre l’architettura, oltre il panorama stupendo che si può osservare sulla città di Spello e sulla verde campagna umbra, una bellezza viva che resta nel cuore. Accolti da Lorenzo, dell’Ac della diocesi di Foligno, e da un caldo caffè in una giornata piovosa, ci siamo presi del tempo di conoscenza di noi stessi e dei nostri compagni di viaggio, lasciando borse, orologi e cellulari lontani da noi! Abbiamo poi celebrato la Messa nel chiostro con il nostro assistente del settore Adulti e mangiato lì insieme condividendo quanto era stato preparato da ciascuno. Il passaggio sulla tomba di Carlo Carretto è stato un momento toccante e di grande comunione tra Cielo e Terra, oltre che con tutta l’Ac d’Italia, presente e passata, in questi 150 anni di storia che vive attraverso di noi e attraverso la testimonianza di persone che, come fratel Carlo, si sono donate per il Vangelo e per l’uomo.
L’invito rivolto a tutti è stato quello di tornare, da soli o in gruppo, di passaggio o per qualche giorno… di tornare per poi ripartire più leggeri da zavorre e più ricchi di amicizia con Dio, lasciandoci sorprendere, così come scriveva Carretto: «Io sono sempre stato sorpreso dalla vita. E siccome credo che Dio sia Vita, così com’è Luce e così com’è Amore, penso davvero che sia stato proprio Lui a sorprendermi nel mio cammino. Dio è sorpresa, Dio è novità, Dio è creatività».
Un grazie speciale va all’Azione cattolica che custodisce questo luogo per continuare a custodire il cuore e la vita di chi lo abita.

Mara Schiavi
presidente Azione cattolica – Diocesi di Ascoli Piceno

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