Da Reggio Calabria a S. Girolamo – Passato, futuro, presente!

Spello, borgo medievale dolcemente disteso sulle pendici del monte Subasio, a pochi chilometri da Assisi… Un piccolo centro che conserva intatto un fascino secolare: antiche mura, piazzette, balconi fioriti… Un vero gioiello ricco di storia e di bellezza! Per chi, come me, ha già percorso un buon tratto della sua vita, Spello è indissolubilmente legato al nome e alla storia di un uomo che per me è stato compagno di cammino, maestro così come lo è stato per tanti ragazzi della mia generazione: Carlo Carretto.
Negli anni della giovinezza, gli anni della ricerca di un senso alla propria vita, della identità e della vocazione personale, i suoi libri, i suoi discorsi, le sue preghiere sono stati una luce, un punto di riferimento. Ricordo soprattutto che la lettura di “Il deserto nella città” mi affascinò tanto e, anche se in modo ancora un po’ confuso, mi aiutò a trovare la mia strada: una fede vissuta nella vita quotidiana, nella città con il suo trambusto e i suoi problemi, cercando sempre e ovunque spazi, soprattutto interiori, per incontrare il Signore… Tutte le volte, e sono tante, che mi sono recata in Umbria, ad Assisi o in altre località, mi riproponevo di andare a Spello, senza mai riuscirci.
Ma… nulla avviene per caso! A Spello ci sono finalmente stata, assieme ai giovani dell’Azione cattolica della mia parrocchia, Santa Maria del Divino Soccorso in Reggio Calabria . Siamo stati ad Assisi dal 21 al 25 aprile, giornate intense tra visite, preghiere, momenti di gioia e di fraternità. Preparando il nostro viaggio abbiamo voluto fortemente la visita a Spello, e così, zaino in spalla, siamo arrivati in treno da Assisi, una bella scarpinata su fino alla fraternità San Girolamo, accolti dal sorriso di Stefano Sereni.
La visita alla casa, immersa nel verde, la quiete e la bellezza del luogo, la sosta davvero emozionante sulla tomba di fratel Carlo Carretto, attorno alla quale abbiamo pregato… Mi è sembrato quasi che ci guardasse sorridente, in quel luogo che per tanti aspetti incarna la sua persona! Quello che più mi ha stupito è stato l’atteggiamento dei ragazzi, giovani e giovanissimi, generalmente e naturalmente molto vivaci e chiassosi… eppure quel luogo ha affascinato anche loro così come la storia, la vita, la passione di fratel Carlo che quel luogo racconta così bene.
Abbiamo visitato l’interessante mostra che, assieme alla vita di Carlo Carretto, accompagna il visitatore nella storia civile ed ecclesiale del nostro Paese.
Le ore sono davvero volate via senza che ce ne rendessimo conto. Non è mancato un pranzo squisito preparato da Stefano, ben condito dalla gioia di stare insieme. Poi, come sempre accade nei momenti più belli… bisogna andare via. Ci siamo tutti staccati da San Girolamo già con un po’ di nostalgia nel cuore e con il desiderio di tornare, magari per una sosta più lunga.
I ragazzi, felici dell’esperienza vissuta, continuano ancora a ripetere: «A Spello ci siamo sentiti subito a casa, abbiamo respirato aria di famiglia». E in effetti è proprio così : San Girolamo porta l’impronta di Carlo Carretto e dell’Azione cattolica di ieri e di oggi; uno stile semplice, fraterno, accogliente.

Qualche giorno fa a Reggio Calabria abbiamo vissuto con il nostro Vescovo, padre Giuseppe Fiorini Morosini, una grande festa per i 150 anni dell’Azione cattolica; eravamo circa 1.500 soci in piazza Duomo, adulti, giovani, giovanissimi, ragazzi… quella sera mi sono tornate in mente le parole di fratel Carlo, che hanno tanto colpito anche i ragazzi, messe ben in evidenza a San Girolamo: «L’ Azione cattolica mi prese per mano, camminò con me, mi nutrì della Parola, mi diede l’amicizia, mi insegnò a lottare, mi fece conoscere il Cristo, mi inserì vivente in una realtà vivente… mi diede il senso e il calore della comunità». In queste parole ritrovo anche il mio cammino in Ac, lo stesso cammino che dopo tanti anni fratel Carlo, da San Girolamo, ha indicato ai miei ragazzi.
Grazie a fratel Carlo… e grazie a te, Azione cattolica di oggi, che ci permetti ancora di conoscere e di lasciarci guidare da lui e dal suo esempio, verso la meta comune: Cristo Signore.

Marisa Delfino, presidente Ac “Vittorio Bachelet”
parrocchia Santa Maria del Divino soccorso – Reggio Calabria

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