Sognare a Spello, tra il profeta Gioele e l’Infiorata

Non è stato il desiderio di sognare che ci ha spinto ad arrivare a Casa San Girolamo da varie parti d’Italia nel primo week-end di giugno, ma una curiosità rivestita di speranza, una voglia di mettersi in gioco attirati dall’opportunità di vivere un fine settimana tutto dedicato a noi cosiddetti “adultissimi”, perché la “terza età”, ormai, non esiste più.
In effetti la frase che tracciava il percorso era tratta dal profeta Gioele: “I vostri anziani faranno sogni” (3,1); ma già dalla prima presentazione-condivisione ci siamo resi conto che le nostre vite erano andate ben oltre i sogni e che la realtà superava di gran lunga le fantasie. Abbiamo sperimentato fin da subito un’accoglienza familiare, dei volti giovani (il segretario Lorenzo e il consigliere adulti Nicola) ci hanno salutato calorosamente insieme all’assistente nazionale don Fabrizio: si cominciava davvero bene! La famiglia Borgiani poi ci ha fatto sentire a casa per davvero! Sembra che nel chiostro circoli un’aria speciale che riesce a “mettere in circolo l’amore”… Saranno le preghiere di chi ci ha abitato così a lungo e intensamente?
Eravamo un piccolo ma significativo gruppo non chiuso o autocentrato in un’analisi sulla vecchiaia – con tutti i limiti e le risorse che questa può avere –, ma aperto all’incontro fra generazioni.

Su questo infatti la prof.ssa Musi ci ha accompagnato per la mattinata del sabato aiutandoci a rileggere la storia di una società che ha visto grandi mutamenti e, come sempre, qualcosa di buono si lascia e qualcosa di altrettanto buono si trova adesso: a noi il trattenere e il lasciare con serenità e consapevolezza sapendo che l’incontro fra generazioni non è scontato e richiede, da parte di tutti, un sforzo educativo irrinunciabile se si vuol crescere da ambo le parti per essere una ricchezza reciproca per se stessi e per il mondo.
Al pomeriggio (ben rifocillati da una squisita cucina) don Fabrizio ci ha introdotto alla meditazione personale (in seguito condivisa) attraverso tre personaggi biblici: David, Simeone e Anna sottolineandone i “vizi” e le “virtù”, perché… la vecchiaia non sempre è sinonimo di saggezza!
Con la recita dei vespri del Corpus Domini si è aperto uno sguardo ancora più dilatato sulla bellezza che a Spello è di casa: tutto il paese fremeva per la grande processione della domenica mattina. Vedere un paese allegro, pur nella fatica di una notte completamente insonne, è stato uno spettacolo che ci ha rinfrancato il cuore: famiglie intere per le strade a “spetalare” fiori freschi per la famosa Infiorata e poi a comporre disegni incredibili. La gratuità generosa di donare anche per poche ore una bellezza sconfinata fatta di natura (con tutti i colori e i profumi che questa può offrire), maestria, pazienza, entusiasmo.
Quest’anno ha vinto il primo premio un “quadro” che ricorda i trent’anni dalla morte di fratel Carlo Carretto: sintetizzava in maniera efficace il suo percorso di vita dal deserto al chiostro di S. Girolamo.
Grazie a tutti coloro che in Azione cattolica credono e custodiscono questo “sogno”; a noi il dono e il compito di abitarlo, anche per poco, e di trasmettere poi quanto ricevuto a piene mani.

Carla Alati Tilli

 

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