“Il deserto nella città”: fuggire, tacere, riposare. Esperienza di deserto e lavoro per giovani e meno giovani

Fuggi, taci, riposa: sono i tre verbi proposti da don Massimo all’inizio dell’esperienza di deserto proposta in questi giorni a un gruppo di giovani (e meno giovani) a Casa San Girolamo.
Fuggire: partendo dalla chiamata di Abramo (Genesi 12) e dall’invito a “guardare il cielo”, per contare le stelle, per aprirsi al futuro (Genesi 15). “Fuggire” dunque non è scappare, ma è invito a uscire dalle proprie sicurezze e paure, a guardare avanti e prendere in mano – con fiducia – la propria vita.
Tacere: il silenzi è “il luogo” privilegiato dell’ascolto. Ascoltare la voce di Dio e ascoltare se stessi è il luogo del discernimento.
Riposare: per fare deserto non è necessario andare fisicamente nel deserto ma trovare spazi e tempi per un po’ di calma e qui a Casa San Girolamo si può davvero riposare e respirare a pieni polmoni l’aria dello spirito e l’aria di una fraternità che accompagna nel mondo.
La giornata è iniziata presto con il rosario biblico recitato camminando lungo il viale di San Girolamo. Poi le lodi, la riflessione dettata da don Massimo e il silenzio vissuto anche eseguendo qualche piccolo lavoro… di Casa.

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