Spello. Germoglio di speranza

Piantato il cipresso di san Francesco  di Gigi Borgiani – Piantato il cipresso di San Francesco. Un gesto semplice e simbolico che rinsalda i legami tra l’Azione Cattolica e Spello e mette in sintesi i caratteri della spiritualità e della formazione, della contemplazione e dell’azione con quelli della responsabilità e dell’impegno per la città. Riunire in questo piccolo cipresso la grandezza di figure come San Francesco e fratel Carlo nel giorno di San Benedetto, a pochi mesi delle visita di Papa Francesco ad Assisi, assume davvero il sapore di una primavera di fiducia, di speranza, di desiderio del bene di tutti, nonostante le tante tristezze del momento presente.

Come è stato ricordato da Sandro Vitali, già sindaco di Spello e promotore dell’iniziativa, e dal sindaco attuale Moreno Landrini, Carlo Carretto è ancora ben presente nel cuore della città e dei cittadini di Spello, una presenza che supera queste terre, che dalle pendici del monte Subasio si è dilatata nel mondo intero.

Alla cerimonia oltre alle autorità cittadine e della regione Umbria, alla quale si sono uniti gli ospiti presenti in questi giorni a San Girolamo e alcuni abitanti di Spello, hanno partecipato i piccoli Fratelli Jesus Caritas guidati da fratel Piero e un personaggio di spicco: quel Leonardo Radi che nel lontano 1966 chiese all’allora sindaco di Spello di concedere il convento di San Girolamo ad una fraternità ispirata a Charles De Foucauld e che sarebbe stata guidata da Carlo Carretto.

L’Azione Cattolica grazie alla città di Spello e ai suoi amministratori ha la possibilità e il compito di far rivivere San Girolamo come luogo di preghiera ma anche come punto di riferimento per quanti hanno a cuore il futuro del Paese e le relazioni che possono aprire alla fede. Ispirati e guidati dalla Parola e guardando all’esempio di Carretto, l’Ac è consapevole che solo una passione forte per il Vangelo e per l’uomo può dare un nuovo respiro alla società.

Il germoglio di cipresso piantato oggi è segno del voler seminare, del voler crescere e far crescere. In questo luogo, dove in questi primi anni di vita e presenza associativa sono già transitate migliaia di persone, si respira un’aria nuova, un’aria di gioia e di fraternità che insieme diventano vie di comunione e di pace che spingono a fare il bene, a lottare

per la giustizia vivendo con quell’amore che le supera. Nel cipresso di San Francesco vediamo il volto di una povertà che noi tutti desideriamo sconfiggere con i gesti altrettanto poveri del nostro essere. Vediamo anche la fragilità di tante situazioni che hanno bisogno di un impegno forte, di parole di condanna ma anche di proposta e di misericordia. Il pensiero ci ha portato alle parole di papa Francesco a Napoli e alla marcia di Libera. C’è da fare! Ma i semi di speranza che si gettano qui a San Girolamo e per grazia di Dio in tanti altri luoghi daranno frutti buoni.

L. Radi ; Fr. Piero e Sandro Vitali

Leonello Radi con a dx il sindaco Landrini e a sin Sandro Vitali

Don Tony e alcuni ospiti

 

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