A San Girolamo per “respirare l’aria” di Charles de Foucauld

Charles-de-Foucaulddi Gigi Borgiani – Se l’Azione cattolica ha scelto di mettere al centro della sua vita un luogo che potesse essere un “polmone spirituale” non è un caso. Se questo luogo è stato poi trovato a Spello, nell’ex convento di San Girolamo dove ha poi vissuto i suoi ultimi anni Carlo Carretto, non è un caso. E proprio fratel Carlo amava ripeter che nulla, nella vita dei credenti, avviene per caso. Abitare una casa dove si respira una aria di fede, di preghiera, di scelta radicale del vangelo, di vita spesa a servizio degli altri è davvero un grande dono.

È significativo quindi risalire a chi ha coltivato una vocazione di profonda unione con Gesù e con i fratelli. Sappiamo bene che la famiglia/fraternità che ha condiviso Carretto è una delle tante che sono maturate dal seme di Charles de Foucauld. Unica presenza cristiana in una terra totalmente islamica, egli morì il 1° dicembre 1916 nel profondo sud dell’Algeria, in estrema solitudine, senza quella famiglia di anime consacrate alla preghiera e al servizio degli ultimi che avrebbe voluto creare attorno a sé. Beatificato da papa Benedetto XVI il 13 novembre 2005, come il chicco di frumento gettato nella terra Charles de Foucauld ha prodotto frutto.

Spesso a San Girolamo si fa riferimento a de Foucauld; con il suo esempio e con il suo stile di vita egli ci ricorda che anche il nostro scopo di vita è quello di condurre il più fedelmente possibile la vita sulle orme di Nostro Signore. A San Girolamo a piccoli gruppi aggiungiamo a molta preghiera un po’ di lavoro, un po’ di studio e condivisione per formarci meglio, per assumere quella forma che spinge poi a immergersi nel mondo. Spesso nelle celebrazioni di Casa San Girolamo ricordiamo e ci uniamo ai Santi e Beati dell’Ac. Forse tra questi potremmo  includere anche il beato fratel Charles.

La nostra associazione, come quelle che si ispirano a lui, è o non è un’associazione di fedeli che, nelle difficoltà e nelle asperità dei deserti dell’oggi, cerca di perseverare sulla via della santità, manifestando l’impegno a servire il Signore Gesù?

Non troviamo forse nella spiritualità di Charles de Foucauld elementi che richiamano l’interiorità e gli altri spunti del Progetto formativo dell’Azione cattolica italiana?

Il centenario della morte di questo beato (centenario che si è aperto nel giorno degli attentati a Parigi; misteriosa coincidenza?), promosso dall’Associazione famiglia Charles de Foucauld – che raccoglie venti gruppi di religiose, religiosi, laici e sacerdoti sparsi in tutto il mondo – si presenta anche per noi come opportunità di revisione e di “imitazione”.

Non quali eremiti del deserto, ma come pellegrini dell’oggi “salire” a San Girolamo avrà un significato e un motivo in più per essere fedeli alla nostra vocazione.

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