La 57ma edizione della Festa dell’Olivo e della Bruschetta, identificata come Oro di Spello, in cui il connubio tra l’olio e la fascia olivata (da Assisi a Spoleto) è una delle più antiche manifestazioni d’Europa, nasce come “Festa della Bruschetta” 56 anni fa, prima di evolvere in un Festival gastronomico. Si tratta di una manifestazione speciale, dove le tradizioni si incontrano con la cultura della città, e ora anche con l’enogastronomia, importante veicolo di promozione.
Anche l’edizione 2018 incontra la cucina italiana, la tappa di Girolio (iniziativa che l’Associazione nazionale Città dell’olio promuove in Italia per la valorizzazione dell’olio, del paesaggio e del turismo legato all’olio) e le tradizioni del passato. Il momento centrale della manifestazione rimane infatti strettamente connesso alla tradizione: domenica 18 novembre al mattino, per le vie del centro storico, si è svolta la sfilata dei “Carri della Frasca”, carri agricoli (realizzati dai Terzieri Porta Chiusa, Mezota, Pusterula), in cui viene riprodotto un albero di olivo arricchito da salumi, formaggi e frutta, quale premio di fine raccolta per il caposcala. Insieme ai trattori d’epoca e alle scene di vita contadina rievocano il giorno conclusivo della Festa della Benfinita, che chiudeva la stagione della raccolta delle olive.
Raccolta che ha coinvolto pure noi: per il secondo anno, ci siamo impegnati con due ulivi tanto cari per Casa San Girolamo, quello centenario presso la tomba di Fratel Carlo, e quello piantato nel 2010 in occasione dell’inaugurazione della Casa (i vasetti con le olive in salamoia saranno di nuovo offerti a tutti gli ospiti che frequenteranno la Casa che, anche in questo modo, potranno contribuire al mantenimento della struttura).
Le belle scene di vita contadina, di canti e balli popolari ci hanno fatto vivere una Spello diversa. Una Spello che è una delle sette città scelte a livello nazionale per parlare dell’olio extra vergine di oliva, alimento principe della dieta mediterranea, portatore di valori legati alla convivialità e allo stile di vita, celebrato in tutto il mondo. Una città che sa unire tradizione, valori, paesaggio, arte, cultura, lavoro, economia, nella quale non ci sentiamo “stranieri”. La nostra presenza non è solo rappresentata dalla collaborazione che offriamo al Comune ospitando a Casa San Girolamo gli chef che animano i vari appuntamenti gastronomici (in piazza, nei ristoranti e nei terzieri), ma dalla volontà e dall’impegno di “esserci” come collaboratori di senso, di pensiero, di relazioni, di coesione sociale, di responsabilità, di futuro, e di speranza.
E questo esserci lo abbiamo vissuto anche partecipando al convegno “Quando l’olio disegna il paesaggio: un motore per il turismo 2.0”, che si è svolto nella Sala dell’Editto del Palazzo comunale, dove abbiamo particolarmente apprezzato gli interventi del prof. Mauro Agnoletti (presidente Comitato scientifico Programma Gihas-Fao) sul paesaggio come motore di uno sviluppo sostenibile, e del prof. Fabio Forlani (dipartimento di Economia, Università degli Studi di Perugia) sul paesaggio tra patrimonio culturale e turismo. Argomenti che ancora una volta ci hanno fatto capire quanti siano gli aspetti della vita nei quali si intrecciano il nostro credere con la realtà e la storia di ogni uomo, e di ogni terra. Carlo Carretto, nella sua lunga opera di carità e formazione rivolta soprattutto ai giovani, è stato maestro di questo spirito, unendo il lavoro di recupero degli uliveti abbandonati presso i diversi eremi di Spello con la meditazione e la preghiera.
In questi tre giorni Casa San Girolamo è diventata scuola di valori anche attraverso i dialoghi semplici tra gli amici delle istituzioni locali, giornalisti, cuochi e artisti, persone che hanno a cuore il bello e il bene e che, in modi diversi, si prendono cura della casa comune.
Gigi Borgiani