
Quando arrivi nel chiostro, ad accoglierti, oltre alle solite zanzare voraci, trovi decine di piccole farfalle arancioni. Dicono siano arrivate attratte dai petali dei fiori per l’Infiorata del Corpus Domini di domenica 22 giugno.
È solo giugno, ma il caldo estivo è arrivato con tutta la sua intensità.
È il nostro turno e, come in una staffetta immaginaria, con tutto il gruppo dei volontari siamo pronti a dare il nostro contributo.
Mentre togli le ragnatele (anche se sai benissimo che dopo due giorni saranno di nuovo lì, dove le hai tolte) rifletti sulle tante ragnatele che avvolgono i tuoi pensieri.
Mentre togli la polvere dalle sedie in loggetta ripensi a quella bella riflessione di don Ugo di anni fa sulla bellezza dell’essere cristiani, proprio lì, con gli ulivi e i tetti di Spello sullo sfondo.
Mentre annaffi il piccolo prato attorno al pozzo del chiostro cerchi di ricordare se veramente ai tempi di Carlo Carretto c’era, in un angolo, una piccola pianta di ulivo. Era in terra? Era in un vaso?
Mentre togli i fiori vecchi dalla cappellina, e cerchi di rimpiazzarli con qualcosa che possa resistere a questo caldo terribile, ti immagini quante preghiere e lodi e suppliche hanno ascoltato queste mura.
E intanto riordini, spolveri, aggiusti, lavi, compiendo gesti lenti e accurati.
Anche tutto questo è Casa San Girolamo a Spello: mantenere la casa aperta e attendere il forestiero che potrebbe passare, il gruppo che chiede accoglienza… Preparare e curare gli spazi nell’attesa di chi verrà per una pausa di riflessione, alla ricerca di una preghiera più intensa, con il gusto di creare legami con chi condivide la tua stessa fede in Gesù Risorto.
La casa è aperta!
(MMMA)