Pomeriggio di venerdì 25 marzo: il navigatore satellitare ci ha guidato fino a Casa San Girolamo a Spello. Al nostro arrivo siamo stati accolti da don Fabrizio De Toni, assistente nazionale Adulti e Movimento lavoratori di Ac (Mlac), e da Toni Berto dell’Ac di Padova, che, insieme a sua moglie Paola e ai cognati Donatella e Giovanni, ha offerto il suo servizio di accoglienza nella casa per il weekend di spiritualità 25-27 marzo.
Via via sono arrivati altri “compagni di esperienza” da Padova, da Ferrara e da Guidonia. Nel momento dei saluti di domenica, Toni stesso ha detto di aver guardato bene negli occhi ogni ospite che era arrivato il venerdì. Questa sua sottolineatura mi è piaciuta molto: ognuno di noi, al suo arrivo nella casa, meritava uno sguardo attento, non sbadato, non frettoloso, uno sguardo carico di attesa, di cura.
Alle 18.30 di venerdì ci siamo ritrovati per presentarci e condividere in semplicità qualcosa di noi e delle nostre attese per questi giorni insieme.
Dopo cena abbiamo recitato la preghiera con cui Papa Francesco, nel pomeriggio, a San Pietro, aveva consacrato tutta l’umanità, ed in particolare Russia e Ucraina, al cuore immacolato di Maria. Ci siamo uniti così a tutta la Chiesa nella comune preghiera di supplica per la pace.
La soleggiata giornata di sabato 26 marzo è iniziata con la recita delle lodi all’aperto intorno alla tomba di fratel Carlo Carretto che a Casa San Girolamo dette vita ad una comunità di Piccoli fratelli. Poi, durante la giornata, don Fabrizio ci ha proposto di riflettere e pregare con il metodo a fasi della lectio divina, concentrandoci su due brani: la mattina il racconto della torre di Babele tratto dalla Genesi e il pomeriggio il brano dell’adultera tratto dal vangelo di Giovanni. Durante l’omelia della Messa della mattina e nella riunione dopo cena abbiamo vissuto i momenti della “collatio”, in cui con semplicità abbiamo avuto la possibilità di condividere, nella fede e nell’accoglienza reciproca, le intuizioni, i dubbi, le preghiere suscitate dai due brani.
Nel pomeriggio di sabato ci siamo spostati ad Assisi per recitare i vespri insieme alla comunità di San Damiano. Lì abbiamo avuto anche l’opportunità di sostare in adorazione davanti al Santissimo.
Domenica 27 marzo, quarta domenica di quaresima, abbiamo riflettuto sul vangelo proposto dalla liturgia: la parabola del Padre misericordioso tratta dal vangelo di Luca. Dopo gli spunti di riflessione proposti da don Fabrizio, abbiamo seguito online un’interessante lettura della famosa parabola, proposta da Veronica Rossi, perugina, socia dell’Ac e storica dell’arte, attraverso le rappresentazioni pittoriche di alcuni artisti: Rembrandt, Sieger Köder, Marc Chagall.
Nella Messa prima di pranzo, al momento dell’omelia, alcuni di noi hanno condiviso la loro riflessione sul brano del vangelo. Prima dei riti di conclusione ci siano scambiati i reciproci ringraziamenti per lo spirito di apertura e accoglienza con cui ognuno di noi si è posto nei confronti degli altri. Un ringraziamento speciale è andato a don Fabrizio per la profondità dei suoi interventi e ai volontari del servizio di accoglienza che ci hanno fatto sentire molto “coccolati”.
La foto di rito vicino al pozzo del chiostro che ci ritrae sorridenti e “vicini”, è segno della complicità e della confidenza che si è creata tra noi in questi pochi giorni a Casa San Girolamo: un regalo della grande famiglia di Ac, un regalo dal cielo di fratel Carlo Carretto.
Silvia Mastrodonato, Ac Roma