Archivio mensile:Gennaio 2018

Ac Pescara-Penne: il Consiglio diocesano a San Girolamo

È stato il nostro primo weekend nel “polmone spirituale” di Casa San Girolamo, a fine gennaio. Un momento di “respiro” che ci siamo concessi come Consiglio diocesano.
Sono stati giorni intensi, che hanno avuto come guida delle nostre meditazioni la figura di Mosè: Mosè che con la sua storia ci ha messo di fronte ai nostri deserti, alla scoperta della terra “benedetta” a partire dall’aridità.
Mosè che sente addosso il peso della solitudine e che per questo fugge sperimentando l’abbandono dello straniero. Continua a leggere

San Girolamo: il calendario 2018 con tutte le proposte


I fine settimana spirituali di Quaresima e poi una lunga fila di proposte per la prossima estate. Il calendario 2018 di Casa San Girolamo si arricchisce di nuove iniziative.
Tieni sott’occhio il sito e la pagina Facebook. Certamente troverai qualche appuntamento di tuo gradimento (http://casasangirolamo.azionecattolica.it/wp-content/uploads/2018/01/Depliant-Spello-2018.pdf).
“San Giro” ti aspetta per giorni di preghiera, silenzio, riflessione, meditazioni bibliche, amicizia e condivisione!

Gesù a Nazaret: la santità nella vita di ogni giorno

Il piccolo borgo sconosciuto balza agli onori della cronaca quando un angelo annunciò a Maria la svolta della storia. “L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret…”. “Quando ebbero adempiuto [a Gerusalemme] ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret e il bambino cresceva… Poi a dodici anni, di ritorno da Gerusalemme, scese dunque con loro e venne a Nazaret…”.
Una città piccola, sperduta, anonima e poco apprezzata: “da Nazaret può venire qualcosa di buono?”. Una città normale, città del quotidiano dove Gesù vive non i suoi anni “nascosti”, ma gli anni della normalità, della crescita, la vita di tutti i giorni. La vita di famiglia, con parenti e amici. Ha vissuto in mezzo alla sua gente: avrà visto persone laboriose, contadini, seminatori, ricchi e poveri, evasori, ladri di pecore: persone sole, litigiose, malate, in cerca di senso. Come avrebbe potuto dire parole comprensibili se non fosse partito dalla realtà, dal vissuto quotidiano? Eccolo, a Nazaret nella semplicità, nella laboriosità, nella familiarità delle relazioni.
La ricerca dell’imitazione di Gesù a Nazaret è una costante della vita di Charles de Foucauld e di fratel Carlo Carretto.
Scrive fr. Carlo in Lettere dal deserto: “Nazaret era l’ultimo posto: il posto dei poveri, di coloro che non contano, della massa degli operai, degli uomini piegati alle dure esigenze della fatica per un po’ di pane. Gesù realizza la sua santità con una vita non straordinaria, ma tutta impregnata di cose ordinarie, di lavoro, di vita familiare e sociale, con attività umane oscure, semplici, possibili a tutti gli uomini”.
Gesù per compiere la sua missione poteva benissimo scegliere Gerusalemme, la città importante degno di un figlio di Dio e insegnare comodamente impartendo lezioni di vita. Invece Nazaret, ovvero dalla parte della normalità, della essenzialità, della ordinarietà. Nazaret è anche il luogo e il tempo della preparazione, del silenzio, della preghiera, delle scelte che orientano il nostro cammino, il modo di stare con e in mezzo alla quotidianità.
“Gesù a Nazaret ci ha insegnato a vivere da santi tutte le ore del giorno. Tutte le ore del giorno sono valide e capaci di contenere l’ispirazione divina, la volontà del Padre, la contemplazione della preghiera: la santità, insomma. Tutte le ore del giorno sono sante; basta viverle come Gesù ci ha insegnato a viverle. E per questo non è nemmeno indispensabile chiudersi in un convento o stabilire alla nostra vita orari strani e qualche volta disumani. Basta accettare la realtà che viene dalla vita. Il lavoro è una di queste realtà; la maternità, l’educazione dei figli, la famiglia con tutti i suoi impegni è un’altra di queste realtà”.
Ritornare a Nazaret è un po’ come tornare con i piedi per terra, nell’ordinario, ripartire con la certezza del Dio fatto uomo con noi.

la ruota del carretto

Carretto e i giovani: “anche tu fai parte delle meraviglie di Dio…”

“Don Gigi, anche tu fai parte delle meraviglie di Dio. Alleluia”. Firmato fratel Carlo.
È la dedica che Carlo Carretto firma di suo pugno nella prima pagina di una copia del volume E dio vide che era cosa buona, l’ultimo libro del “piccolo fratello” di Charles de Foucauld, consegnato all’editrice Ave nel 1988, l’anno della morte.
 La dedica è per don Gigi Bonollo, allora giovane sacerdote, oggi assistente di Azione cattolica in diocesi di Foligno.
L’incontro con Carretto avviene a Casa San Girolamo, dove don Gigi si è recato per una pausa di riflessione e preghiera.
Un incontro di quelli che segnano la vita.
Lo ha raccontato lo stesso don Gigi, all’inizio dell’anno, a un gruppo di giovani nella chiesetta di San Girolamo, durante l’omelia che ha avuto tra gli spunti quel “anche tu fai parte delle meraviglie di Dio”. Una profonda indicazione vocazionale nell’anno del Sinodo dedicato alla vocazione.
Un’altra bella testimonianza dei semi gettati da fratel Carlo…

Folto gruppo di Giugliano (diocesi di Aversa) a San Girolamo. Con la volontà di tornare nel “polmone spirituale” dell’Ac


Cinquanta amici, dell’Azione cattolica di Giugliano (diocesi di Aversa), hanno raggiunto oggi Casa San Girolamo, dopo essere stati per due giorni ad Assisi per conoscere più da vicino i luoghi e la figura di San Francesco. “Non poteva mancare una tappa a Spello”, ha spiegato don Fabio, che accompagnava il gruppo di giovani e adulti.
Dapprima una sosta nel chiostro, poi un incontro sulla figura di Carretto e su San Girolamo, “polmone spirituale” di Ac. Ampia attenzione riservata alla mostra su Carretto e ai libri messi a disposizione dall’editrice Ave.
Quindi un momento di ristoro e una preghiera finale sulla tomba di fratel Carlo. Lo stesso don Fabio e i tanti giovani presenti hanno espresso il desiderio di tornare per un periodo di spiritualità nella casa di Spello.