Quest’anno sembrava proprio non potessimo andare agli esercizi spirituali; una serie di impegni aveva occupato tutti i fine settimana in cui erano previsti quelli proposti dalla nostra diocesi. Fortuna (??), meglio sarebbe dire Provvidenza, ha voluto che Gigi Borgiani, nel suo girovagare per le varie assemblee diocesane, ricordasse le proposte offerte dalla Casa S. Girolamo a Spello. Continua a leggere
Fare silenzio e cercare la pace
L’itineranza di Abramo. Week-end di spiritualità 7-9 Marzo 2014.
L’impegno quotidiano, le piccole battaglie che ogni giorno portiamo avanti, conferiscono dignità alla nostra vita, aiutano a definire chi siamo, la nostra identità, ma tutto ciò è possibile solo se siamo capaci di vivere tutte queste cose e non di lasciarci vivere da esse. Continua a leggere
Quaresima: è l’ora del risveglio
di Enzo Bianchi
La quaresima […] è un tempo “forte”, contrassegnato da un intenso impegno spirituale, per radunare tutte le nostre energie in vista di un mutamento del nostro pensare, parlare e operare
Si avvicina il tempo della quaresima, tempo dei quaranta giorni precedenti la Pasqua, tempo da viversi come penitenziale, impegnati nel rinnovamento della conversione, tempo che la chiesa vive e celebra dalla metà del IV secolo d.C. Continua a leggere
Da Spello ad Assisi con Carlo e Francesco
Un pellegrinaggio nel sentiero n. 50
“Intra Tupino e l’acqua che discende
del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d’alto monte pende …”
(Dante – Paradiso XI 43-45)
Per chi prende una sosta all’eremo di San Girolamo, c’è la possibilità di un pellegrinaggio naturalistico – spirituale da Spello ad Assisi. Il sentiero si snoda, prima in salita e poi in discesa, proprio sulla “fertile costa” dell’”alto monte di Dante: il Subasio. Mettiamo nello zaino alcuni testi di Carlo Carretto e alcune pagine di San francesco. Le leggeremo ogni tanto, nelle brevi pause del cammino. Continua a leggere
IDEE SPARSE PER UNA SPIRITUALITA’ LAICALE
Nella spiritualità laicale la vita ha il primato. È il dono che ci è stato fatto e siamo chiamati a viverla con responsabilità. E farne a nostra volta dono agli altri. Gli adulti hanno bisogno di ricordare e poi raccontare la vita. Perché hanno vissuto. Per mettere in ordine i ricordi, i fatti, i sentimenti. Per scoprirne continuamente i senso. Il senso è che la vita è “luogo teologico”: in essa Dio è già al lavoro. La vita di ogni uomo e donna sulla terra è storia sacra. Nella vita di tutti, dal Papa al barbone, possiamo scorgere i segni della presenza di Dio. Anche la situazione più drammatica può essere letta così. Come ci insegna il famoso epigramma di E. Wiesel: Alcuni detenuti di un campo nazista assistono all’impiccagione pubblica di un ragazzo, chiedendosi vicendevolmente: “Dov’è il buon Dio? dov’è?”. Una voce da dietro risponde: “Dio è lì, appeso a quella forca” (E. Wiesel, La notte, La Giuntina). Continua a leggere


