
Nei giorni 29 e 30 novembre si è tenuto l’annuale momento dedicato ai volontari di Casa San Girolamo, pensato per “alzare lo sguardo” e verificare le attività svolte nel corso dell’anno che hanno animato gli incontri.
Una relazione di Luca Alici (filosofo – docente presso l’Università di Perugia) ha introdotto l’incontro. Prendendo lo spunto da un saggio del filosofo francese Maurice Bellet intitolato “Il Dio selvaggio”, ha invitato a riflettere a partire dalla provocazione contenuta nelle tre esplosioni proposte dall’autore francese: quella cosmica, quella umana e quella teologica. Queste hanno avuto la conseguenza di disumanizzare il mondo rendendo l’altro un “animale” da combattere, eliminare o mandare su un altro pianeta… In questa prospettiva, ampiamente sviluppata da Luca, l’accoglienza e l’ospitalità che caratterizzano da sempre i soggiorni a casa San Girolamo, dovrebbero educare a “ri-umanizzare” il mondo, interrogandoci sulle ragioni di senso di quello che facciamo quotidianamente.
Anche se potrebbe sembrare utopia, l’invito è ad allontanare ciò che disumanizza: una bella provocazione che tutti hanno accolto e sviluppato in un intenso e partecipato dibattito che si è prolungato nella mattina di domenica.
Non è poi mancato il confronto sugli aspetti più tecnici e organizzativi legati alla gestione della struttura che si è caratterizzato nell’orizzonte di alzare la testa, guardando cioè oltre la contingenza dei semplici problemi tecnico/pratici. Rendere sempre più accogliente e funzionale la casa passa attraverso uno stile che aiuti, chiunque la visiti, a riscoprire il valore di quel luogo quale “polmone spirituale” dell’associazione.
Il bilancio dei mesi trascorsi è sintetizzato dalle oltre 450 persone che hanno pernottato a San Girolamo, dai numerosi ospiti accolti (molti giovani di passaggio per il Giubileo) e dai sempre più numerosi (e giovani…) volontari che si impegnano nella gestione quotidiana.
Tutto ciò spinge a continuare sulla strada intrapresa che ha reso, nel corso degli anni, Casa San Girolamo un punto di ritrovo e di sosta per i soci di Azione cattolica, ma non solo.
Gigi Pizzi
























