L’Azione cattolica di Lerici (Spezia) anche quest’anno (è ormai il quinto…) ha deciso di trascorrere il fine settimana di questo settembre in terra d’Umbria per corroborarsi all’ascolto della Parola, nel silenzio e nella pace di Casa San Girolamo a Spello, perché essa possa risuonare e venir meglio assimilata.
Ci aiuta in questo don Andrea Rossi, assistente unitario dell’Ac umbra, commentando il capitolo 16 del Vangelo di Marco, cioè l’ultimo, che sarà il brano guida del triennio per l’Ac italiana.
Marco descrive in modo scarno l’arrivo delle tre donne al sepolcro all’alba del primo giorno dopo il sabato per ungere il corpo di Gesù, mosse dall’amore più forte dell’ostacolo che si frappone davanti a loro: la pietra all’ingresso del sepolcro. Sappiamo bene cosa e chi vedranno al sepolcro e come spavento e stupore le faranno fuggire impaurite.
Don Andrea si sofferma sul Sabato santo, passaggio necessario tra la Passione e la Resurrezione, tempo di speranza e di disperazione, tempo della paura, della debolezza estrema, luogo di buio eppure lì e allora dove si sperimenta il tempo della fede. Nella grande solitudine, nel grande dolore si può sperimentare la purificazione della fede, il sacrificio che diviene fecondo. Il Sabato santo è tempo dell’attesa, quella della nostra resurrezione.
Gli undici viandanti liguri