Il pomeriggio e la serata di sabato 16 settembre a Casa San Girolamo hanno offerto un’occasione speciale per conoscere da vicino il “polmone spirituale” dell’Azione cattolica, con una visita all’antico complesso, e per un confronto stimolante sul tema “Cattolici, politica e società” con la relazione di Ferruccio De Bortoli, giornalista, già direttore del Corriere della Sera e de Il Sole 24 Ore e attualmente alla guida dell’Editrice Longanesi.
Oltre cento persone hanno raggiunto “San Giro”: una sosta sulla tomba di Carlo Carretto – con lettura di brani dei suoi scritti – e una visita guidata alla Casa (comprese le cappelle d’ingresso e la chiesa adiacente il chiostro) hanno aperto il pomeriggio. Quindi l’incontro con De Bortoli (introduzione del presidente di Ac Matteo Truffelli, relazione del giornalista, dibattito) e infine una cena nel chiostro, che ha permesso chiacchierate in amicizia e confronto ulteriore sui temi sollevati dal relatore.
Nella sua densa introduzione Truffelli ha tra l’altro sottolineato la necessità in questa epoca di credenti particolarmente interpellati «da una fede che genera bene comune, una fede che si pone come lievito della società». Il presidente ha poi aggiunto: «Ci interessa la buona politica perché non si può essere buoni cattolici senza impegnarsi nella costruzione del bene comune». E ancora: «A Spello cerchiamo di essere e vivere da laici che si formano per stare responsabilmente nella vita vivendo una fede incarnata».
Tra i presenti Luigi Alici, già presidente nazionale di Ac che con l’allora sindaco Vitali, anch’egli presente, aveva avviato il processo per riportare San Girolamo all’Ac e viceversa (la casa è riaperta dal 2010).
L’attuale sindaco di Spello, Landrini, ha invece dichiarato: «L’esperienza di San Girolamo deve guardare al futuro con i piedi nel presente, sempre nel ricordo di Carlo Carretto».
Ampia la relazione di De Bortoli, che fra l’altro ha affermato: «Io credo che dalla constatazione realistica di essere minoranza nel Paese e di non dover attendersi atti dovuti dalla società civile – ovvero il riconoscimento di una rendita di posizione storica – possa nascere per il mondo cattolico un nuovo slancio, un rinascimento che, come è scritto nella Evangelii gaudium di Francesco, consenta di “iniziare processi più che possedere spazi”».
Per il testo della relazione di De Bortoli: www.azionecattolica.it.
Foto di ELISA D’ARRIGO