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Il silenzio, quel Pane e l’incontro con Dio

La grande ricchezza del noviziato sahariano è senza dubbio la solitudine e la gioia della solitudine, il silenzio. Un silenzio, il vero, che penetra per ogni dove, che invade tutto l’essere, che parla all’anima con una forza meravigliosa e nuova, non certo conosciuta dall’uomo distratto. Quaggiù si vive sempre in silenzio e si impara a distinguerne le sfumature: silenzio della chiesa, silenzio della cella, silenzio del lavoro, silenzio interiore, silenzio dell’anima, silenzio di Dio.
Per imparare a vivere questi silenzi, il maestro dei novizi ci lascia partire per qualche giorno di deserto. Una sporta di pane, qualche dattero, dell’acqua, la Bibbia. Una giornata di marcia: una grotta. Un sacerdote celebra la santa Messa; e poi parte lasciando nella grotta, su un altare di sassi, l’eucaristia. Così, per una settimana, si resterà soli con l’eucaristia esposta giorno e notte.
Silenzio nel deserto, silenzio nella grotta, silenzio nell’eucaristia. Nessuna preghiera è così difficile come l’adorazione dell’eucaristia. La natura vi si ribella con tutte le forze. Si preferirebbe trasportare sassi sotto il sole. La sensibilità, la memoria, la fantasia, tutto è mortificato. Solo la fede trionfa; e la fede è dura, è buia, è nuda. Mettersi dinanzi a ciò che ha l’aspetto di pane e dire: «Lì c’è Cristo vivo e vero», è pura fede.
Nulla nutre di più della pura fede; e la preghiera nella fede è vera preghiera. «Adorare l’eucaristia non c’è gusto», mi diceva un novizio. Ma è proprio questa mortificazione del gusto che rende salda e vera la preghiera. È l’incontro con Dio al di là della sensibilità, al di là della fantasia, al di là della natura.

Carlo Carretto

La prova: ostacolo o opportunità

Spello-Quaresima2016-Prima-domenicaQuaresima – Invito al primo Weekend spirituale – 12/14 febbraio

Un tempo per la cura del proprio cuore. Due giorni per sperimentare il deserto nel frastuono della vita quotidiana. Favoriti dal tempo quaresimale e dalla compagnia spirituale di fratel Carlo Carretto, cercheremo insieme di prendere in mano la vita per scovarvi le tentazioni che vi abitano.
Innanzitutto per prenderne coscienza e poi per intuirvi tra le righe la mano sapiente di Dio che ci plasma secondo il suo progetto. Ciò che di solito ci fa paura e ciò che una certa spiritualità, anche cristiana, ha spesso dipinto con tinte eccessivamente scure, in realtà può essere un evento di grazia. Continua a leggere

Esercizi assistenti Ac: Gesù ti ama adesso, non te ne accorgi?

A Foligno si sono svolti dal 25 al 29 gennaio gli esercizi spirituali per i sacerdoti assistenti di Azione cattolica, guidati da mons. Mansueto Bianchi, assistente generale dell’associazione. Riportiamo alcuni pensieri emersi a partire dal libro dell’Apocalisse.  

Assistenti Ac Esercizi Foligno 2016

Venerdì – Nulla di ciò che fai di bene è sprecato

Il progetto del drago è di ridurre la trascendenza all’immanenza: rimuovere Dio dall’orizzonte dell’uomo (questo il significato delle stelle fatte cadere sulla terra) per affermare il gigantismo umano, per dire all’uomo: “Sei il dio di te stesso”. Ed è un progetto parzialmente riuscito: un terzo delle stelle cadono effettivamente…
Poi il drago vorrebbe fare con la bocca ciò che ha fatto con la coda: eliminare Cristo, eliminare quanto di Gesù e di Vangelo la Chiesa riesce ad esprimere nel tempo.
La donna che geme per le doglie del parto è immagine della Chiesa, che sopporta ogni sforzo per generare Dio e offrirlo al mondo. Appena nato, il bambino è rapito verso il trono, come a dire: ogni impegno, quel poco di bene che riesci a generare, Dio lo colloca accanto a sé, lo unisce alla grande forza con cui egli combatte il male. Così nulla è perduto, niente di ciò che fai di bene è sprecato. Continua a leggere

Assistenti di Ac: esercizio spirituali con mons. Bianchi

spello_locandina-esercizi-spirituali2016“Un tempo intenso di ascolto della Parola del Signore, di dialogo con Lui, di ‘decifrazione’ della nostra vita e delle stagioni che stiamo vivendo”. Gli esercizi spirituali per assistenti di Ac e sacerdoti in programma dal 25 al 29 gennaio a Villa La Quiete di Foligno (Perugia) saranno predicati da mons. Mansueto Bianchi, assistente ecclesiastico generale dell’Azione cattolica italiana.
Il programma prevede due meditazioni al giorno con, al centro della giornata, la Concelebrazione Eucaristica.
Nella lettera di invito si legge ancora: “Anche il silenzio esterno ci aiuterà ad accogliere dentro di noi la voce del Signore e a farci risposta a Lui con la vita”. Continua a leggere