Giornate sempre intense a Casa San Girolamo! Prendiamo ad esempio venerdì 5 agosto. Al mattino abbiamo accolto il gruppo di 30 giovani di una parrocchia della diocesi di Otranto. Come di consueto, e come previsto dal percorso formativo del loro campo, abbiamo presentato loro l’esperienza di Casa San Girolamo e gli elementi fondamentali della vita e della spiritualità di Carlo Carretto. In preparazione alla celebrazione eucaristica, il loro assistente ha proposto un tempo per le confessioni. È stato molto significativo che questo luogo di silenzio si sia trasformato in confessionale! Tutti i giovani si sono accostati al sacramento delle riconciliazione con lunghi colloqui sia con don Paolo (il loro assistente), sia con don Giacomo Ruggeri, il don che ha accompagnato la prima settimana di agosto a Spello.
Dopo la Messa nel chiostro, il pranzo e a conclusione della loro visita non poteva mancare una “pizzica” che ha contribuito al clima di fraternità e serena allegria dei giovani, ultimo atto prima della conclusione della loro esperienza estiva. Continua a leggere
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Piccoli Fratelli di Jesus Caritas: due nuovi diaconi a Sassovivo
Lo scorso 6 agosto una rappresentanza dell’Ac e degli amici presenti a Casa San Girolamo hanno partecipato alla ordinazione diaconale di due giovani della fraternità dei Piccoli Fratelli di Jesus Caritas presso l’Abbazia di Sassovivo.
Jonathan Wilfredo e Giovanni Marco spesso, in questi anni di inizio dell’esperienza di Casa San Girolamo, si sono resi disponibili per incontrare gruppi di giovani, per raccontare la loro esperienza, lo stile della vita contemplativa ma non “staccata” dalla realtà, per trasmettere anche gli insegnamenti che hanno ascoltato e assimilato vivendo con fratelli vicini a Carlo Carretto. Non a caso Jonathan e Giovanni Marco avevano scelto di trascorrere alcuni giorni a Casa San Girolamo nel percorso di preparazione all’ordinazione. Continua a leggere
Laico, prete, consacrata: la spiritualità è una scelta
Non c’è nulla di automatico, nulla di dovuto. Questo vale per tutti: laici, preti, consacrate. La fede è un dono e la spiritualità è una scelta. Scegliere di dare alla propria vita una via spirituale, ovvero, dove lo Spirito di Dio attende di essere accolto quale ospite, significa conseguentemente familiarizzare con la fede.
L’immagine, e soprattutto l’idea, di dover servire Dio piega la persona in un rapporto con Dio quasi distaccato, dove la mente calcola, cuore e anima si sentono un po’ orfane e più che sentirti a casa, ti senti condomino.
Scegliere la spiritualità cristiana credo che significhi farsi casa per il Signore e sentirsi a casa in se stessi. Continua a leggere
Don Mansueto: amico, maestro e testimone della Parola
Nel luogo dove per anni fratel Carlo Carretto ha vissuto, “spezzato” e condiviso la Parola di Dio a facile pensare a mons. Mansueto Bianchi come uomo della Parola.
Con lui abbiamo compiuto, purtroppo, solo un breve tratto di strada: a Casa San Girolamo era riuscito a venire poche volte. Ma qui e altrove abbiamo avuto il dono di un fratello maggiore che ci ha aiutato ad “entrare” nella Parola, a leggerla con il cuore dei discepoli, ad assimilarla come pane, come sostegno al nostro camminare nella storia, perché “non sono le esortazioni reciproche, ma è l’incontro con il Signore che ci trasforma e ci converte” e ci permette di “essere fedeli al mondo in quanto fedeli a Gesù”.
A Casa San Girolamo don Mansueto – scomparso il 3 agosto dopo una lunga malattia (si rimanda per informazioni e riflessioni al sito di Ac, www.azionecattolica.it) – non ci ha solo avvicinato e appassionato alla Parola, ma ha offerto più di una indicazione per comporre la figura del discepolo, per essere nel mondo, da laici, come missionari.
Ci ha indicato solidi motivi di speranza e di gioia per le nostre chiese nel mondo, tanto più quanto crescono nei nostri territori lo smarrimento, la sfiducia, l’indifferenza. Continua a leggere
“Tempo e talenti” con 96 giovanissimi di Gaeta
“Tempo e talenti”: è questo il tema del campo diocesano dei 96 giovanissimi di Gaeta, accompagnati dai loro assistenti e dagli educatori sono passati il 3 agosto a Casa San Girolamo dove hanno ufficialmente iniziato il loro campo.
Dopo i saluti di accoglienza con presentazione della vita ed esperienza di Casa San Girolamo e di alcuni tratti della figura di Carlo Carretto, l’assistente diocesano ha guidato una breve ma significativa celebrazione che ha avuto lo scopo di fissare i punti e le finalità del campo oltre ad invocare, in preghiera, l’aiuto dello Spirito.
Tempo e talenti: riscoprire il valore del tempo e, soprattutto, riscoprire i propri talenti per arrivare a scelte di vita coerenti e capaci di testimonianza. Prima di lasciare Casa San Girolamo i giovani hanno sostato davanti alla tomba di Fratel Carlo e poi a coppie (casuali, per favorire la conoscenza tra giovani provenienti da parrocchie diverse) si sono diretti ai pullman che li hanno trasferiti alla località del campo (Gualdo Tadino).