Vincere, conquistare… sembrano termini di guerra ma, alla luce del Vangelo e delle parole del Papa, sono verbi che sollecitano, riprendendo San Paolo, a combattere la buona battaglia e a conservare la fede. Già, perché di fede e opere di fede si tratta. È in nome e in forza della fede che ci impegniamo ogni giorno a perseverare nell’incontro con il Signore e a testimoniare questo incontro nel prendersi cura dei fratelli. Purtroppo però molto spesso anche tra chi si professa cristiano prevale un atteggiamento non proprio conforme all’essere cristiani, ovvero seguaci del Maestro. Finiamo per tollerare quella globalizzazione dell’indifferenza di cui parla spesso Papa Francesco e ne scrive sia in Evangelii gaudium (54) che in Laudato si’ (52). Continua a leggere