Archivio mensile:Ottobre 2017

Il viaggio della piccola Christa, fra tenerezza, fede e preghiere


La sera di sabato 21 ottobre, Casa San Girolamo s’è aperta per accogliere una bimba libanese gravemente malata. Con lei i suoi genitori, e la piccola truppa che l’accompagna nel suo viaggio verso casa. Il vecchio Ducato grigio sembra stremato dopo la sua volata da Genova. È stracolmo di persone e di bagagli pesantissimi, quelli che servono ad una piccola famiglia per vivere sei mesi fuori casa. Però l’atmosfera è animata e allegra, anche se la “missione” è tristissima. A guidarci è padre Francesco Cavallini, gesuita bergamasco, esplosivo, sorridente e profondo, genovese da molti anni per il suo apostolato. Christa è una bimba di tre anni, bella, simpatica, furba, acuta e vivacissima. Quando ha dolore, piange, come tutti i bambini. E allora prende la medicina, ed è subito meravigliosa, sgambetta, ascolta, scherza, come tutti alla sua età. Di più non sa, non può sapere, è piccola. Continua a leggere

Il Comitato di direzione della rivista culturale «Dialoghi» riunito per una due-giorni di riflessione a Spello

Ritirato da poco (il 30 settembre) il prestigioso Premio Capri-San Michele, e pubblicato nei giorni scorsi il n. 3/2017 (il Dossier, a cura di Luigi Alici e Piermarco Aroldi, s’intitola Orizzonti del desiderio, domande di felicità), il Comitato di direzione di «Dialoghi» si è riunito per una due-giorni di riflessione a Spello (Perugia), presso la Casa San Girolamo, tanto cara alla storia dell’Azione cattolica e restituita negli ultimi anni alla sua funzione di polmone spirituale dell’associazione e luogo privilegiato di elaborazione culturale.
La rivista, nata nel 2000, è ormai giunta al suo diciassettesimo anno di vita: non può più dirsi una rivista “nuova”, la sua fisionomia è riconoscibile, la sua posizione nel vasto campo dell’editoria – di quella culturale e di matrice cattolica – è chiara e ben definita. Continua a leggere

Andiamo a Spello? Questa volta andiamo! Da Padova a Casa San Girolamo. “Attraverso tutti e tutto, Dio ci parla”

Non c’erano scuse davanti al costante invito fattoci da Toni. “E poi, in questa stagione, sarà una bella occasione per vedere la splendida cittadina medioevale adagiata sulle morbide colline umbre, con i primi colori dell’autunno. Dai, usciamo dalla frenesia del quotidiano per regalarci un po’ di pace e tranquillità”.
Erano queste le nostre aspettative, niente di più. Un weekend fuori città, insieme.
E così è stato quando – partiti dalla diocesi di Padova, a fine settembre – siamo arrivati a Spello: adagiata nel cucuzzolo del colle, dipinta con sfumature affascinanti che giocavano con un sole delicato. Ci ha messo di buon umore! Finalmente fuori dal tempo e dello scorrere dell’orologio.
Eccoci nella famosa Casa San Girolamo di cui tanto abbiamo sentito parlare. Ci siamo messi a curiosare nelle varie stanze e qui abbiamo “incontrato” Carlo Carretto. Sapevamo che questo posto era dedicato a lui ma non immaginavamo che la sua presenza fosse così viva. Ci siamo soffermati a leggere tra i pannelli della mostra i momenti forti della sua vita. Continua a leggere

A San Girolamo l’assemblea Cnca. Zappolini, “Spello può essere sintesi tra fede impegno sociale”

Si è svolta nei giorni 5-7 ottobre l’assemblea del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (Cnca) che ogni due anni propone un momento di confronto e riflessione a Spello, incontro comunque aperto che non si rivolge solo ad operatori e volontari ma a tutti coloro che a vario titolo desiderano ragionare su temi della vita sociale con riferimento, in particolare quest’anno, alle crescenti disuguaglianze, alle varie espressioni di insofferenza e intolleranza dell’altro.
Il tema dell’incontro, “Sguardi meticci – meticciato, disuguaglianza a partecipazione dal basso”, ha permesso ancora una volta di mettere in evidenza l’importanza delle relazioni e quindi l’impegno ad essere facilitatori di relazione che aiutino a superare diffidenze e ad accettare le diversità che sono sempre e comunque opportunità di crescita e di coesione. Continua a leggere

4 ottobre – Carlo Carretto: «Francesco in noi»

È difficile che esista cristiano cattolico, protestante, ortodosso che sia, che non abbia identificato il concetto di santità nell’uomo con la figura di Francesco d’Assisi e non abbia in qualche modo desiderato imitarlo. Francesco è il tipo che incarna in tutte le Chiese la figura ideale dell’uomo che tenta l’avventura della santità e che la esprime in un modo veramente universale. Chi ha pensato possibile la santità nell’uomo l’ha vista nella povertà e nella dolcezza di Francesco, s’è unito alla sua preghiera nel Cantico delle Creature, ha sognato il superamento del limite dovuto all’incredulità e alla paura, al di là del quale si possono ammansire i lupi e parlare ai pesci e alle rondini.
Direi che Francesco d’Assisi è nel fondo di ogni uomo, toccato dalla grazia, come è nel fondo di ogni uomo il richiamo alla santità.
E in tutti i tempi Francesco, pur essendo ben incarnato nella storia, lo puoi mettere fuori della storia.
Lo puoi mettere coi primi cristiani, itineranti per le strade dell’Impero romano, che recano con sé la gioia di un messaggio veramente nuovo, lo puoi mettere nel medioevo come riforma­tore e restauratore di una Chiesa indebolita dalle lotte politiche e minata dal compromesso, lo puoi mettere al tempo del barocco a richiamare con la sua inusitata povertà e umiltà l’orgoglio dei chie­rici per il loro sacerdozio dominatore, più che servo, del popolo. Lo puoi mettere oggi come tipo dell’uomo moderno che esce dalla sua angoscia e dal suo isolamento per riannodare il discorso con la propria natura, con l’uomo e con Dio. Soprattutto con Dio.

Carlo Carretto