«Arriviamo qui con la nostra vita, le nostre fatiche, le nostre stanchezze, le nostre delusioni per vivere alcuni giorni come in una piccola Nazaret; un luogo nascosto ma ricco di quotidiano e profondamente normale come era stata la vita di Gesù durante i primi trent’anni della sua vita.
Questo no è solo un luogo dello Spirito dove molto spesso c’è la tentazione, un po’ egoistica, del Tabor : “è troppo bello Signore stare qui…!”.
Qui è casa; luogo delle relazioni autentiche spogliate dai “ruoli”; dove potersi riposare ed essere se stessi e nel silenzio e nella condivisione ritrovare il vero volto di Gesù.
Partire da qui per ritornare sulle strade della vita, la nostra vita di ogni giorno perché diventi via di santità.
Lascio questa casa con il cuore pieno di gratitudine e una ricchezza che nessuna “ruggine” potrà mai intaccare.
Ho respirato fraternità, condivisione, accoglienza, semplicità di essere liberi e semplici come bambini così come ci insegna il Signore. Tutto questo è un anelito alla bellezza del cielo.
Casa San Girolamo, se Dio vuole, d’ora in poi sarà un po’ anche la mia casa…
Grazie di cuore per questi incontri speciali. Qui si respira ancora il grande carisma di un uomo, fratel Carlo Carretto, che dalle strade del deserto è tornato a insegnarci l’amore, a invitarci a costruire ponti, ad augurarci sempre una fede salda.
Anna Maria (Udine)