“Ma davvero ci siamo sposati?”: è una domanda che ci siamo fatti spesso… Non sembra quasi vero un cambiamento così grande che ci vuole protagonisti a pieno titolo della nostra vita. Siamo contenti che altri si siano posti lo stesso interrogativo prima di noi e con noi.
Simpatico l’invito fatto da Luca, mio marito, di chiudere il piccolo giro che ci siamo concessi appena dopo il nostro matrimonio con la due giorni per gli sposi da 0 a 3 anni nella Casa San Girolamo.
Sono tante le domande e le obiezioni che possono nascere davanti al “per sempre”, ma è un rischio da correre per poter gustare a fondo il cammino con una persona a fianco e imparare ad amare veramente. Una bella sfida!
Ad accompagnarci nei primissimi giorni belle opportunità, come il ricchissimo tempo di ascolto di giovani coppie che hanno condiviso in profondità racconti e svolte del loro rapporto nei primi anni e mesi di vita insieme, nei quali abbiamo riconosciuto alcune domande che ci abitano in questo tempo.
Importante il tempo di ascolto di Rita e Stefano, la freschezza del loro affetto, la semplicità del raccontare “grandi” questioni dell’uomo con la presenza e prossimità… un amore accessibile a tutti che tiene conto della fragilità quotidiana ma non ne viene schiacciato.
A unire tutto lo “sguardo unificato” sull’esperienza di coppia suggerito da don Tony, che ha delineato alcune categorie importanti per rileggere il cammino della vita a due e per incoraggiare il dialogo (i sassolini che non devono mai mancare…). Un modo di rendere concreto il cammino umano alla luce della fede, da continuare a nutrire con l’ascolto della Parola. Quindi il suggerimento di trovare un tempo di preghiera a misura di famiglia cade ad hoc e resta sicuramente un dono di questa esperienza.
Parole e gesti ci hanno aiutati a portare davanti a Dio l’esperienza di coppia e a “trasfigurarla”: a volte andare all’essenza delle situazioni serve per trovare freschezza e rinnovare le motivazioni.
Ora torniamo alla nostra nuova vita con il desiderio di godere appieno di questa esperienza insieme perché sia sempre più segno dell’amore e della speranza dell’evangelo, per noi e per chi ci è vicino.
Leda&Luca