Regna il silenzio. È un sabato qualunque d’agosto. Fa caldo. Eppure a Casa San Girolamo si respira. Si respira giovane; si respira fraternità e condivisione; in silenzio, ma con la gioia di essere tanti e insieme, anche se in modi diversi. Un sabato normale si è trasformato in un sabato speciale. Perché oggi, 26 agosto, a Casa San Girolamo sono arrivati i giovani di Treviso con don Andrea e Federica per un ritiro; quelli di Padova con don Denis per la conclusione della loro attività nelle terre francescane; i consiglieri nazionali del settore giovani e segretari del Msac con don Tony e don Michele per l’avvio di… stagione.
Un sabato “nazionale” perché c’è un po’ tutta Italia. Un paese unito dall’Ac che, anche passando da Casa San Girolamo o forse proprio perché passa da qui, si rinnova e si conferma come popolo che vuole essere nel popolo con la propria fede, con il proprio impegno.
Pur nella esiguità degli spazi, Casa San Girolamo ha saputo offrire spazio a tutti nel reciproco rispetto, nella consapevolezza che pur nella “divergenza” dei momenti previsti per ciascuno di questi gruppi si è realizzata una convergenza di fede, di comunione, di intenti, di continuità. Sì, quella continuità di vita cristiana che in questo luogo sa cogliere la testimonianza di un “antenato” associativo (Carlo Carretto) come stimolo per una vita spesa bene con e per gli altri nel nome di chi ci ha messo e inviato nel mondo.
La ruota del carretto