Domenica delle Palme a Casa S.Girolamo

005VOLGERANNO LO SGUARDO A COLUI CHE HANNO TRAFITTO” (Gv 19,37)

Il tempo liturgico della Quaresima ci ha come preso per mano e ci sta accompagnando, giorno per giorno, verso la celebrazione del Triduo Pasquale della morte, sepoltura e risurrezione di Gesù, perché la Pasqua sia creduta, celebrata e vissuta.

Nella quiete di “Casa San Girolamo”  a Spello, nei giorni 11-13 aprile, ci mettiamo alla scuola del vangelo di Matteo, vangelo dell’anno A, per essere guidati a penetrare più profondamente nel mistero pasquale del Signore. Scrive la prima lettera di Pietro:

Cristo patì per voi,
lasciandovi un esempio,
perché ne seguiate le orme
” (2,21).

L’evangelista ci aiuta a individuare e riconoscere i “segni” del passaggio e della presenza di Cristo per orientare il nostro cammino di discepolato e di sequela. Seguiamo ora questo percorso:

1. Mt 21,1-11     “Benedetto colui che viene nel nome del Signore

Entriamo con Gesù in Gerusalemme, la città santa, meta della sua vita. Gesù vi entra come il Messia atteso, desiderato e, almeno in quel giorno, riconosciuto e acclamato:

  • è il Messia re davidico, “giusto e vittorioso”, che ha scelto per la sua missione la via e lo stile dell’umiltà e della mitezza
  • è il Messia servo del Signore, fedele alla missione ricevuta, che viene contrastato dagli uomini e caricato di sofferenze indicibili;  “per le sue piaghe noi siamo stati guariti” (Is 53,5).

2. Mt 26,47-56     “Ora si compiono le Scritture

Dal trionfo al rifiuto! Gesù viene tradito e consegnato nelle mani dei suoi avversari che ne esigono la condanna a morte. Gesù reagisce con l’obbedienza incondizionata al Padre e al suo disegno di amore e di salvezza, contenuto nelle Sacre Scritture.

Alla violenza degli aggressori e del discepolo “armato” Gesù oppone la forza della mitezza; alla viltà degli avversari oppone la dignità del Giusto innocente.

3. Mt 28,1-10     “E’ risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea

Nel  giorno dopo il sabato, il primo della settimana, un “gran terremoto” sconvolge i piani umani e il cammino della storia: con Gesù risorto inizia un mondo nuovo, si apre un capitolo nuovo della storia umana, corrispondente al disegno sapiente e amoroso di Dio.

La forza dell’amore e della vita vince ogni forma di odio, di pregiudizio, di cattiveria, di violenza, di meschinità, di morte. Una luce nuova risplende sul mondo.

Due donne, Maria di Magdala e l’altra Maria, sono le prime a ricevere e a trasmettere l’annuncio della risurrezione: “So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. E’ risorto”. E sono le prime a vedere e ad adorare Gesù risuscitato dai morti.

I discepoli sono invitati a ripartire dalla Galilea, da dove era iniziata la missione di Gesù: terra marginale, di confine, paganeggiante. Qui vedono il Signore e tutto, poco per volta, va acquistando una luce nuova, un nuovo gusto, un nuovo slancio. Passano dalla paura, dallo smarrimento, dalla meschinità alla fiducia, alla gioia, alla capacità di osare!

Con la Pasqua tutto si rinnova: rinasce la speranza! La missione di Gesù continua in mezzo agli uomini, nel corso dei secoli, in coloro e mediante coloro che lo credono risorto e vivo.

Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioiaNon fuggiamo dalla risurrezione di Gesù, non diamoci  mai per vinti, accada quel che accada. Nulla possa più della sua vita che ci spinge in avanti

La gioia del Vangelo  che riempie la vita della comunità dei discepoli, è una gioia missionaria” .   (Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium)

Mons. Ugo Ughi

Share Button

Lascia un commento