Giovani e adulti insieme per una settimana di lavoro, preghiera e gioia sulle orme di fratel Carlo


La prima settimana di agosto, presso Casa San Girolamo a Spello, si è svolta un’esperienza speciale per un bel gruppo di giovani di Siena e dintorni, e adulti di varie provenienze geografiche (don Francesco, assistente nazionale Acr; Gianluca e Antonio, seminaristi di Acireale; Mario da Ancona; don Gabriele da Reggio Emilia…), di Azione cattolica. Il titolo ‘’Le Colline della Speranza’’ è stato allo stesso tempo un augurio e una promessa di gioia, durante il soggiorno e al rientro.

Si sono susseguite giornate intense, caratterizzate da una quotidianità fatta di vita comunitaria, lavoro manuale, spiritualità individuale e di gruppo. L’esperienza è stata resa ancor più eccezionale dalle uscite nella porzione umbra circostante: l’Abbazia di Sassovivo si è rivelata luogo di incontro con la comunità dei Piccoli Fratelli Jesus Caritas e di scoperta della figura di Charles de Foucauld; tra le vie di Assisi, si è svolto un percorso culturale, spirituale e penitenziale che, tramite grandi testimoni di fede come San Francesco, Santa Chiara ed il Beato Carlo Acutis, ha consentito al gruppo di vivere in pienezza la festa del Perdono.

Non sono mancati momenti di divertimento e svago, che hanno reso il clima gioioso e fecondo per la nascita di nuove amicizie e per il consolidamento dei legami già avviati. La visita a Casa San Girolamo del sindaco di Legnano è stata l’occasione per un interessante dibattito, che ha toccato i temi della responsabilità civica e dell’impegno per il bene comune.

Cuore delle giornate trascorse, Carlo Carretto: attraverso l’approfondimento biografico e lo studio dei suoi scritti, i partecipanti hanno ampliato giorno dopo giorno la conoscenza della sua figura. I momenti di silenzio e meditazione hanno favorito la rilettura della storia personale di ognuno alla luce della vita di Carlo, della sua tenace Speranza nell’amore di Cristo, della sua vocazione al servizio, del suo impegno nel sociale e della sua gioiosa costanza nella preghiera.

Una settimana, dunque, di qualità esperienziale, che ha lasciato un segno fertile di speranza e di gioia e ha visto giovani e adulti ripartire, forti della vicinanza di un nuovo compagno di viaggio: fratel Carlo. 

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