Il 24 e il 25 ottobre nove assistenti diocesani e regionali di Abruzzo e Molise hanno vissuto presso la Casa San Girolamo un tempo intessuto di fraternità sacerdotale, formazione e preghiera. La splendida cornice di Spello e la vicinanza spirituale di fratel Carlo Caretto ci hanno permesso di riflettere, lunedì pomeriggio – con l’aiuto di fratel Paolo Maria, priore dei Piccoli fratelli Jesus Caritas –, sulla figura e sulla spiritualità di Charles de Foucauld: il suo amore per Gesù Cristo, la sua vita nascosta e vicina agli ultimi, la sua attitudine all’accoglienza e alla fraternità universale. La serata si è conclusa con la celebrazione della messa e con un tempo prolungato di adorazione eucaristica. La mattinata del martedì è stata l’occasione per gustare l’icona biblica annuale: l’invio missionario di Mt 28, 16-20. Don Andrea Andreozzi, biblista e rettore del Seminario di Assisi, non si è limitato a fare un’attenta esegesi del testo e della teologia ad esso sottesa, ma ci ha dato diversi spunti per ripensare il nostro essere sacerdoti ed assistenti in Ac. L’ultimo passaggio, in particolare, ci fa fatto sorridere e pensare: il Gesù risorto del Vangelo di Matteo e l’assistente ecclesiastico sono stati messi in parallelo. Don Andrea ci ha ricordato che tanti di noi, spesso, appaiono e scompaiono nei loro gruppi; il Cristo glorioso, invece, assicura alla sua Chiesa una presenza efficace e continua nel tempo. Ringraziamo di cuore Gigi, Serenella e Sofia per averci accolti come figli e fratelli, per il loro squisito servizio a mensa e per le esperienze di vita ecclesiale, che hanno voluto condividere con noi.
don Giuseppe Schieda