Un’altra settimana impegnativa ma davvero ricca di incontri speciali, tutta da raccontare. Martedì 20 agosto hanno passato un paio d’ore con noi mons. Ernesto Mandara, vescovo di Sabina Poggio Mirteto con il sacerdote responsabile delle vocazioni e un bel gruppetto di seminaristi a cui fratel Gabriele, dei Piccoli Fratelli, ha raccontato la vita di Charles de Foucauld e di Carlo Carretto. Mercoledì 21 agosto all’alba delle 8 ospitiamo come da tradizione un appuntamento del festival musicale “Federico Cesi”: risuonano nel chiostro le melodie del liuto antico abilmente suonato da Francesco Zoccali. Al concerto segue la colazione umbra a base di salumi, caciotta e vino e noi la personalizziamo aggiungendo le nostre focacce liguri. Dopo il concerto chiacchieriamo con la simpaticissima Ute e Michael di Monaco entrambi musicisti. Michael conosce bene casa S. Girolamo perché più volte in passato vi ha soggiornato ospite dei Piccoli Fratelli. Seguono poi Francesca e Ranieri di Avellino e poco dopo arrivano Alberto e Patrizia di Terracina. Patrizia ci racconta di suo fratello Alfredo Fiorini medico comboniano ucciso in Mozambico il 24 agosto 1992. Nel pomeriggio arriva un bel gruppo di giovanissimi di Chiampo (Vicenza) accompagnati dai loro educatori Giulia, Martina e Mattia durante il loro percorso sulle orme di san Francesco e santa Chiara. Un momento alla tomba di Carlo Carretto e poi la visita al chiostro e alla mostra. Nel frattempo ospitiamo Emanuela di Napoli: con lei le lunghe chiacchierate a fine pranzo e cena… come ristorano questi tempi distesi. Alla sua partenza dimentichiamo di fare la foto al pozzo: dovremo per forza ritrovarci a Spello per rimediare! Ma non c’è tempo per la malinconia perché arriva don Salvatore Ricci assistente regionale Ac della Puglia giunto per seguire il gruppo di giovani di Bari e Modugno. Un bellissimo gruppo animato da Maria e Alessandro che nonostante il sole cocente di questi giorni cammina instancabile (o quasi) per le vie di Assisi ascoltando le belle testimonianze che poi ci raccontano a cena. Con loro sperimentiamo come l’Ac sia davvero una bella famiglia che ci unisce da ogni parte d’Italia.
Sarebbe bello poter mettere nero su bianco tutti i nomi, tutte le storie, i racconti di chi arriva qui. Ricordiamo, giusto per fare un paio di esempi, Paolo (già presidente diocesano di Ac di Treviso), giunto con la moglie Sofia e i figli Beatrice, Roberta, Lorenzo e Giorgio. E poi Mirca, che ha conosciuto la fraternità quando era ragazza e ha portato a San Girolamo la sua famiglia per rinverdire con gioia e commozione l’esperienza vissuta allora.
I giorni scorrono veloci ed è già ora di tornare a casa, anche questa volta più ricchi di quando siamo partiti e grati al Signore per quanto abbiamo ricevuto.