
“La speranza vede la spiga quando i miei occhi di carne non vedono che il seme che marcisce” (Primo Mazzolari).
Dal 20 al 22 giugno, provenienti da varie regioni d’Italia, accompagnati dall’assistente nazionale dell’Acr don Francesco Marrapodi, abbiamo partecipato ad un weekend di meditazione e preghiera a Casa San Girolamo nella cornice delle colline umbre di Spello. Qui abbiamo potuto contemplare l’Eucaristia anche in una dimensione artistica, visitando il paese nei giorni in cui, in occasione del Corpus Domini, viene animato dalla festa dell’Infiorata.
Siamo arrivate qui con il desiderio di ritrovare le radici, per il bisogno di andare in profondità. Quando non basta più la spiritualità del quotidiano, quella in cui semplicemente affidi a Lui la giornata con la semplicità di un bambino. Quando senti l’aridità di una preghiera in cui abbandoni le preoccupazioni, le ansie per gli eventi inattesi, perché non hai tempo ed energie per altro. Quando negli anni hai lasciato che il Signore finisse un po’ in cantina, fermo in uno scatto poco nitido di una Polaroid, prese dal lavoro, dai figli, dalla frenesia del quotidiano. Eppure, qui ti senti ripetere che Lui ti è rimasto sempre vicino, che vuole “fare casa con te”. Che per farlo è disposto ad entrare nel disordine della tua casa, se tu lo vuoi, perché ti guarda con occhi che non sono i tuoi.
Rientriamo in Romagna, felici di aver riscoperto Dio sempre fedele a noi e di esserci riscoperti “tutti cercatori di Dio”, in cammino con i nostri fratelli.
Chiara e Sara, Faenza


