Sono tanti gli amici che hanno scelto qualche giorno di quiete a Casa San Girolamo per questa Quaresima speciale del 2016, Anno della misericordia.
Quaresima tempo di revisione e di ripartenza perché non si vuole vivacchiare o procedere a intermittenza, ma rendere sempre più sicuro il passo della fede che si traduce nelle opere.
Un tempo favorevole per mettere in pratica tante opere buone, ma soprattutto per perseguire quella conversione del cuore che è alla base del nostro essere credenti e discepoli.
Nel messaggio per la Quaresima di quest’anno papa Francesco ricorda “che la misericordia di Dio è infatti un annuncio al mondo: ma di tale annuncio ogni cristiano è chiamato a fare esperienza in prima persona”.
Le buone azioni servono, aiutano, ma è fondamentale che alla radice ci sia quell’atteggiamento del cuore di cui il Papa scrive nella Laudato si’. Altrimenti rischiamo di fare della semplice solidarietà.
Nell’enciclica il Papa parla di “conversione ecologica, che comporta il lasciar emergere tutte le conseguenze dell’incontro con Gesù nelle relazioni con il mondo che ci circonda. Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana” (Ls 217).
“Per tutti, la Quaresima di questo Anno giubilare – scrive il Papa nel messaggio – è dunque un tempo favorevole per poter finalmente uscire dalla propria alienazione esistenziale grazie all’ascolto della Parola e alle opere di misericordia”.
È il tempo per dilatare le opera di misericordia, di sviluppare quella fantasia della carità così necessaria per la cura della casa comune. Ognuna delle opere di misericordia, sia corporali che spirituali, può davvero suggerire una gamma ampia di azioni buone ma rese ancor più buone perché ci aiutano a mescolarci con tutti nella misericordia, a sentirci tutti bisognosi di misericordia: ”La misericordia di Dio trasforma il cuore dell’uomo e gli fa sperimentare un amore fedele e così lo rende a sua volta capace di misericordia”.
Ancora il Papa: “Esse [le opere] ci ricordano che la nostra fede si traduce in atti concreti e quotidiani, destinati ad aiutare il nostro prossimo nel corpo e nello spirito e sui quali saremo giudicati: nutrirlo, visitarlo, confortarlo, educarlo. Perciò ho auspicato che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporali e spirituali. Sarà un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina”.
Tutti temi che saranno affrontati negli weekend spirituali a Casa San Girolamo nel periodo della Quaresima, in preparazione alla Pasqua di risurrezione.