Rimini – San Girolamo: il titolo di questa breve cronaca non tragga in inganno. Non è la cronaca di una partita di calcio o pallavolo tra un gruppo di persone di Rimini e gli abitanti di casa San Girolamo! È il breve racconto di un intenso fine settimana che ha visto come protagonisti adulti e giovani di AC di Rimini.
Il 2 giugno abbiamo avuto la visita di circa 50 adulti che hanno deciso un pellegrinaggio a Spello sulla tomba di Carlo Carretto a conclusione di un percorso formativo basato sulla figura, sulla vita di questo grande pellegrino della Parola. “Sulle orme di Carlo Carretto”: questo il tema del percorso illustrato dal vice adulti Fabio, e da Mirna, presidente diocesana, la quale ha guidato gli amici a San Girolamo in una giornata che a causa del maltempo ci ha costretto a cambiare un po’ i programmi.
Nonostante la pioggia, insistente siamo riusciti a celebrare l’Eucaristia presieduta dall’assistente diocesano, nel porticato del chiostro dopo una breve riflessione sulla vita e, soprattutto, sui messaggi spirituali che ha lasciato fratel Carlo. Nel gruppo molti coloro che lo hanno conosciuto e che hanno frequentato in passato San Girolamo.
Nei giorni 3-5 giugno abbiamo poi avuto la presenza di 10 giovani riminesi per una due-giorni di spiritualità. Con loro, ricordando i tratti essenziali della vita di fratel Carlo, abbiamo avuto modo di mettere a fuoco i “pilastri” che sostengono la vita del cristiano e la rendono viva, credibile e missionaria: Eucaristia, Bibbia, Poveri. Si tratta della sfida dell’interiorità raccomandata un tempo da Carretto ai giovani della Giac e che oggi troviamo come punto fermo e qualificante del progetto formativo di Ac.
San Girolamo è anche luogo ideale per la rilettura e la riflessione sull’enciclica Laudato sì. Nel pomeriggio del sabato i giovani hanno dialogato sul testo di papa Francesco evidenziando l’urgenza di risvegliare le coscienze sulla responsabilità di custodire e coltivare il creato, di prendersi cura della casa comune come bene dato da Dio agli uomini; un bene purtroppo “maltrattato” per il cattivo rapporto tra l’uomo e il Creato. Come scrive papa Francesco, la crisi ecologica non è una questione “verde” ma è il frutto di un regresso morale e sociale. Ma, come è stato messo in evidenza dei giovani, anche i piccoli gesti possono contribuire alla cura della casa comune.