“Conformati a Cristo: la misura alta della vita quotidiana”: secondo week-end di Quaresima con don Ugo Ughi


Dal 15 al 17 marzo secondo week-end di Quaresima a Casa San Girolamo. Venti adulti si sono confrontati sul tema “Conformati a Cristo: la misura alta della vita quotidiana”, guidati da don Ugo Ughi. Un fine settimana intenso, partecipato, piacevole, di forte spiritualità.
Di seguito la testimonianza di Alessandra, di Ravenna. “La mia prima esperienza a San Girolamo. Una bella accoglienza, stile famiglia, semplice ma proprio per questo l’ho apprezzata molto. Don Ugo con le sue riflessioni mi ha arricchita sulla Parola di Dio. Ancora una volta ho capito che conformarsi a Cristo e rispondere alla chiamata di santità non è una faccenda privata, anzi: camminando insieme si rende la società più umana. Con l’aiuto fraterno è meno faticoso il cammino per diventare generatori di speranza cristiana. Grazie per questo monastero, ‘polmone spirituale’ dell’Azione cattolica”.

Qui invece le parole di Cosimo Vincenti: “Il gruppo di Azione cattolica della mia parrocchia di San Pier Damiano di Ravenna, mi ha proposto di trascorrere il fine settimana del 15-17 marzo, quale ritiro quaresimale, in un week-end spirituale a tema presso Casa di San Girolamo. Argomento della due giorni era ‘Conformati a Cristo. La misura alta della vita quotidiana’. All’arrivo presso la struttura la prima meraviglia è stata l’accoglienza. Uomini e donne dell’Azione cattolica, provenienti da diverse parti d’Italia, quali volontari, ci hanno accolto facendoci trovare e sentire , fin da subito, a nostro agio. La struttura ricettiva ha da subito colto il mio entusiasmo e il mio giudizio positivo. Guida spirituale è stato don Ugo Ughi, il quale ha saputo guidarci con citazioni dal Vecchio testamento e del Vangelo nel delicato tema di conformazione a Cristo. Personalmente ritengo gli insegnamenti ricevuti, i momenti di preghiera e di convivialità e di scambio, tra tutti i partecipanti all’evento, volontari compresi, un arricchimento culturale e umano da condividere. Momenti chiave della giornata: la conferenza a tema, la preghiera, gli ottimi momenti di ristoro a colazione, pranzo e cena, lo spirito amichevole tra i convenuti e i momenti di assemblea serali dopo cena a dibattito libero e conoscitivo per i partecipanti oltre che di scambio dei propri vissuti esperienziali nelle parrocchie di provenienza”.

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Week-end per giovani coppie di sposi: l’uno accanto all’altro, ma soprattutto aggrappati a Cristo


Scriviamo così, a botta calda, con i corpi stanchi ma il cuore ricolmo di gratitudine. Sì, perché i week-end spirituali per giovani coppie di sposi non sono frequenti. Se poi in poco più di due giorni incontri coppie sposate, giovani, che come te sono in cammino, la rarità diventa occasione unica.
Ci siamo ritrovati a Spello, a Casa San Girolamo, dall’8 al 10 marzo, 10 coppie e il titolo di un incontro che lasciava pensare a sdolcinatezze a non finire: “Al chiaro di luna: l’amore riletto sotto una luce speciale”.
Per noi era la prima volta a Spello e come abbiamo potuto imparare da altre esperienze simili non è mai come ti aspetti. Difatti le sdolcinatezze ci sono state, ma hanno preso la forma dei fantastici dolci preparati da Rita e Stefano perché poi, il resto, è stato un confronto profondo, cuore a cuore tra noi coppie e il Signore sul tema del “per sempre”: e il gioco si è fatto “duro”.
Duro perché è strano ritrovarsi a poco tempo dal matrimonio, quando hai ancora la grazia in circolo del Sacramento e lo dai per scontato, a parlare del per sempre; duro perché anche se sembriamo giovani e forti ogni coppia ha portato con sé e nella condivisione con gli altri la bellezza della fragilità, della difficoltà vissute con coraggio, fede e affidamento totale all’altro e a Cristo.
È stato bellissimo avere avuto la grazia di vivere questi giorni dove non abbiamo staccato la spina ma l’abbiamo attaccata più in profondità per ricaricarci; è stato bellissimo condividere con gli altri le vite di giovani mariti e mogli che si avvicendano tra piatti da lavare e camicie da stirare. È stato ancora più bello condividere i nostri sogni e le nostre difficoltà e accorgersi che non siamo soli a camminare ma sparse per l’Italia ci sono giovani famiglie che giorno dopo giorno danno vita a dei pezzetti di Regno di Dio su questa terra. È stato bello contemplare la bellezza delle altre coppie, vedere i gesti d’amore e le delicatezze di cui sono capaci i mariti, ammirare la forza di giovani mogli di moltiplicarsi per la famiglia, il lavoro e il servizio.
Ci siamo donati l’un l’altro facendo tesoro e ricchezza delle esperienze degli altri e abbiamo fatto ordine nel cammino percorso fino ad ora rimettendo a fuoco le motivazioni che ci hanno spinto verso la scelta coraggiosa del matrimonio.
Infine abbiamo rinnovato le promesse matrimoniali, questa volta più consapevoli perché hanno già toccato con mano quanto la vocazione matrimoniale può essere difficile: si è sempre in due.
Torniamo a casa grati per questo tempo che il Signore ci ha donato di vivere con la consapevolezza che non siamo soli e che altri come noi rimangono “nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia” .

Claudia e Juri

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“Al chiaro di luna”: week-end di Quaresima per giovani coppie


“Al chiaro di luna”: l’amore riletto sotto una luce speciale. In pieno svolgimento a Casa San Girolamo il primo week-end di Quaresima per le giovani coppie di sposi con don Tony Drazza.

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“Quaresima, un cammino di vera conversione”. L’invito di papa Francesco e i fine settimana a Casa San Girolamo

«Cari fratelli e sorelle, la “quaresima” del Figlio di Dio è stata un entrare nel deserto del creato per farlo tornare ad essere quel giardino della comunione con Dio che era prima del peccato delle origini (cfr Mc 1,12-13; Is 51,3). La nostra Quaresima sia un ripercorrere lo stesso cammino, per portare la speranza di Cristo anche alla creazione, che “sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio” (Rm 8,21). Non lasciamo trascorrere invano questo tempo favorevole! Chiediamo a Dio di aiutarci a mettere in atto un cammino di vera conversione. Abbandoniamo l’egoismo, lo sguardo fisso su noi stessi, e rivolgiamoci alla Pasqua di Gesù; facciamoci prossimi dei fratelli e delle sorelle in difficoltà, condividendo con loro i nostri beni spirituali e materiali. Così, accogliendo nel concreto della nostra vita la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, attireremo anche sul creato la sua forza trasformatrice».
Sono queste le frasi con le quali si conclude il Messaggio di Papa Francesco per la quaresima di quest’anno. Messaggio che invita a «vivere da figli da Dio, da persone redente, per fare del bene anche al creato». Vivere in un clima di gioia perché è un tempo favorevole di gioia, per camminare verso il compimento della salvezza.
Per sostenere il nostro cammino il Papa suggerisce tre verbi (digiunare, pregare, fare elemosina) interpretati in una dimensione meno tradizionale.
Digiunare, cioè imparare a cambiare il nostro atteggiamento verso gli altri e il Creato. No alla logica del tutto subito, dell’avere sempre di più, del benessere che si traduce in disinteresse per gli altri, per le questioni della storia che non portano a salvezza, al senso e al rispetto della vita
Pregare per saper incontrare il Signore e dichiararci bisognosi di Lui e della sua misericordia, per rinunciare al farci il centro della nostra vita, quindi rinunciare all’idolatria e all’autosufficienza del nostro io.
Fare elemosina «per uscire dalla stoltezza di vivere e accumulare tutto per noi stessi, nell’illusione di assicurarci un futuro che non ci appartiene. E così ritrovare la gioia del progetto che Dio ha messo nella creazione e nel nostro cuore, quello di amare Lui, i nostri fratelli e il mondo intero, e trovare in questo amore la vera felicità».

la ruota del carretto

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Il cammino della Quaresima anche quest’anno per molte persone passa da Casa San Girolamo (vedi programma su questo sito). Gli incontri si svolgeranno in tutti i fine settimana delle cinque domeniche di quaresima a partire quindi dall’ 8-10 marzo.
Segnaliamo che per i primi due fine settimana le iscrizioni sono già chiuse; per i successivi sono ancora disponibili pochi posti: affrettarsi e consultare per le iscrizioni http://eventi.azionecattolica.it/spello

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Interrogarsi sulla vita spirituale. L’Editrice Ave pubblica il terzo Quaderno di Spello

Il terzo e agile volumetto dei Quaderni di Spello che l’Editrice Ave propone ai lettori prosegue la condivisione della ricerca, promossa dall’Azione cattolica italiana, sulla vita spirituale dei laici. Una ricerca che ha un proprio laboratorio, quel “polmone spirituale” di casa San Girolamo a Spello che, sotto l’ala protettrice della spiritualità e dell’esempio di fede di fratel Carlo Carretto, sa essere allo stesso tempo casa, tenda, eremo, ristoro per il viandante, ospitalità attesa e familiare. Un posto, più un luogo del cuore, dove gli associati di Ac, ma non solo, si fanno interpellare dalle domande dell’oggi, accarezzati dal silenzio e dalla preghiera quotidiana, senza dimenticare lo stare tipico in una casa che vuole essere “famiglia”.
Al centro di questo terzo libretto, intitolato Strumenti per la vita spirituale, c’è l’interrogativo della vita spirituale. «Ossia – come scrive il presidente di Ac, Matteo Truffelli, nella presentazione dell’opuscolo – la domanda sul modo in cui possiamo coltivare in maniera adeguata la radice della nostra esistenza, per alimentare in noi la consapevolezza che è il fare esperienza dell’amore di Dio che ci può trasformare in “soggetti attivi di evangelizzazione” chiamati  rendere testimonianza al Vangelo attraverso la nostra vita».
Alcuni sacerdoti assistenti di Ac (Emilio Centomo, Marco Ghiazza, Antonio Mastantuono, Michele Pace) aiutano il lettore ad approfondire strumenti (il taccuino, il discernimento, la regola di vita, l’accompagnamento) con i quali riconoscere le tracce del mistero di Dio presente nella vita di ciascuno, per assecondarlo con libertà e gioia.
Abitare il silenzio sembra essere la via maestra per riappropriarsi dell’intimo rapporto con Dio ma anche per approfondire la tenerezza con l’“altro”. In questo, Casa San Girolamo è più di un’esperienza interiore, perché offre ai suoi ospiti una convivialità domestica e uno spezzare il pane insieme che rendono le giornate vere esperienze di condivisione fraterna. Nelle sfumature di grigi della vita quotidiana le cose di ogni giorno, che pure rendono bella la vita quotidiana, acquistano valore: la piccola Chiesa domestica, tanto cara a Carlo Carretto, diventa una possibilità in più di nuova fraternità e alleanza con l’“altro”.
Le pagine di questo libretto, conclude Matteo Truffelli,  «rappresentano una piccola mappa per aiutarci a entrare nel territorio a volte troppo poco esplorato delle nostra esistenza interiore, facendo di essa la sorgente di un’autentica, semplice e straordinaria santità della porta accanto».

Gianni Di Santo

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