
Imboccata l’uscita “Spello”, passati accanto alla porta della città e alle prese con le prime salite alle pendici del monte Subasio, alla bellezza dell’Umbria e dei suoi meravigliosi borghi, si aggiunge una sensazione di gioia, pace e attesa man mano che casa San Girolamo si inizia a intravedere in mezzo agli ulivi.
Varcato l’ingresso della casa, ogni volta la sensazione è quella di una grande accoglienza: a San Girolamo ci sono sempre braccia pronte a venirti incontro, salutarti, darti il benvenuto. Ma anche le braccia del chiostro hanno un messaggio ogni volta da consegnare: tra quelle mura non è necessario nascondersi, tra quelle mura si può essere se stessi e portare le fatiche della propria vita, per consegnarle e essere confortati.
Come Presidenza nazionale ci piace scegliere ogni anno di vivere il nostro ritiro a Spello perché a casa San Girolamo è il luogo più adatto per fermarsi. È il luogo giusto per varcare la soglia della Domenica delle palme ed entrare nella settimana Santa. Quest’anno lo abbiamo fatto insieme a Fratel Paolo Maria Barducci, priore dei Piccoli Fratelli di Jesus Caritas, che ci ha guidato negli esercizi sulle orme di Charles de Foucauld e di Carlo Carretto, uomini che hanno saputo “danzare con i passi di Dio”.
Il nostro assistente generale, mons. Gualtiero Sigismondi, ci ha raggiunti per celebrare la messa e trascorrere con noi una intensa giornata. Tra gli altri ospiti e amici anche il sindaco di Spello, Moreno Landrini.
Come sempre i fine settimana a San Girolamo danno la carica: permettono di pregare sulla tomba di fratel Carlo, fare silenzio, vivere l’adorazione eucaristica, abbeverarsi alla Parola.
E nelle prossime settimane e mesi la casa resterà aperta per altri momenti biblici, culturali, spirituali, formativi, aperti a soci e amici di Ac. Il calendario dell’estate arriverà a breve.
Buona Pasqua a tutti gli amici di San Girolamo!










Domenica 27 marzo, quarta domenica di quaresima, abbiamo riflettuto sul vangelo proposto dalla liturgia: la parabola del Padre misericordioso tratta dal vangelo di Luca. Dopo gli spunti di riflessione proposti da don Fabrizio, abbiamo seguito online un’interessante lettura della famosa parabola, proposta da Veronica Rossi, perugina, socia dell’Ac e storica dell’arte, attraverso le rappresentazioni pittoriche di alcuni artisti: Rembrandt, Sieger Köder, Marc Chagall.









