Sono tanti gli amici che hanno scelto qualche giorno di quiete a Casa San Girolamo per questa Quaresima speciale del 2016, Anno della misericordia.
Quaresima tempo di revisione e di ripartenza perché non si vuole vivacchiare o procedere a intermittenza, ma rendere sempre più sicuro il passo della fede che si traduce nelle opere.
Un tempo favorevole per mettere in pratica tante opere buone, ma soprattutto per perseguire quella conversione del cuore che è alla base del nostro essere credenti e discepoli.
Nel messaggio per la Quaresima di quest’anno papa Francesco ricorda “che la misericordia di Dio è infatti un annuncio al mondo: ma di tale annuncio ogni cristiano è chiamato a fare esperienza in prima persona”. Continua a leggere
Archivi annuali: 2016
Cercavo un segno,
una risposta. Qui l’ho trovata. È pesante. Dura. Ma è quella che mi è stata indicata. Dio non affida mai una croce che non può essere portata. Grazie Spello, grazie Carlo (Andrea)
Il silenzio, quel Pane e l’incontro con Dio
La grande ricchezza del noviziato sahariano è senza dubbio la solitudine e la gioia della solitudine, il silenzio. Un silenzio, il vero, che penetra per ogni dove, che invade tutto l’essere, che parla all’anima con una forza meravigliosa e nuova, non certo conosciuta dall’uomo distratto. Quaggiù si vive sempre in silenzio e si impara a distinguerne le sfumature: silenzio della chiesa, silenzio della cella, silenzio del lavoro, silenzio interiore, silenzio dell’anima, silenzio di Dio.
Per imparare a vivere questi silenzi, il maestro dei novizi ci lascia partire per qualche giorno di deserto. Una sporta di pane, qualche dattero, dell’acqua, la Bibbia. Una giornata di marcia: una grotta. Un sacerdote celebra la santa Messa; e poi parte lasciando nella grotta, su un altare di sassi, l’eucaristia. Così, per una settimana, si resterà soli con l’eucaristia esposta giorno e notte.
Silenzio nel deserto, silenzio nella grotta, silenzio nell’eucaristia. Nessuna preghiera è così difficile come l’adorazione dell’eucaristia. La natura vi si ribella con tutte le forze. Si preferirebbe trasportare sassi sotto il sole. La sensibilità, la memoria, la fantasia, tutto è mortificato. Solo la fede trionfa; e la fede è dura, è buia, è nuda. Mettersi dinanzi a ciò che ha l’aspetto di pane e dire: «Lì c’è Cristo vivo e vero», è pura fede.
Nulla nutre di più della pura fede; e la preghiera nella fede è vera preghiera. «Adorare l’eucaristia non c’è gusto», mi diceva un novizio. Ma è proprio questa mortificazione del gusto che rende salda e vera la preghiera. È l’incontro con Dio al di là della sensibilità, al di là della fantasia, al di là della natura.
Carlo Carretto
Abramo si prostrò con la faccia a terra e rise
(Gen 17,17). Abramo sorride di fronte al suo Dio, che si ostina a confermargli la promessa. È il sorriso dell’uomo che ha conosciuto la sua fragile umanità, ma anche la tenacia di Dio che non molla la sua creatura. E questo è fonte di pacificazione interiore.
La prova: ostacolo o opportunità
Quaresima – Invito al primo Weekend spirituale – 12/14 febbraio
Un tempo per la cura del proprio cuore. Due giorni per sperimentare il deserto nel frastuono della vita quotidiana. Favoriti dal tempo quaresimale e dalla compagnia spirituale di fratel Carlo Carretto, cercheremo insieme di prendere in mano la vita per scovarvi le tentazioni che vi abitano.
Innanzitutto per prenderne coscienza e poi per intuirvi tra le righe la mano sapiente di Dio che ci plasma secondo il suo progetto. Ciò che di solito ci fa paura e ciò che una certa spiritualità, anche cristiana, ha spesso dipinto con tinte eccessivamente scure, in realtà può essere un evento di grazia. Continua a leggere