Don Mansueto: amico, maestro e testimone della Parola

Nel luogo dove per anni fratel Carlo Carretto ha vissMansueto e assistentiuto, “spezzato” e condiviso la Parola di Dio a facile pensare a mons. Mansueto Bianchi come uomo della Parola.
Con lui abbiamo compiuto, purtroppo, solo un breve tratto di strada: a Casa San Girolamo era riuscito a venire poche volte. Ma qui e altrove abbiamo avuto il dono di un fratello maggiore che ci ha aiutato ad “entrare” nella Parola, a leggerla con il cuore dei discepoli, ad assimilarla come pane, come sostegno al nostro camminare nella storia, perché “non sono le esortazioni reciproche, ma è l’incontro con il Signore che ci trasforma e ci converte” e ci permette di “essere fedelMansueto e assistenti Messai al mondo in quanto fedeli a Gesù”.
A Casa San Girolamo don Mansueto – scomparso il 3 agosto dopo una lunga malattia (si rimanda per informazioni e riflessioni al sito di Ac, www.azionecattolica.it) – non ci ha solo avvicinato e appassionato alla Parola, ma ha offerto più di una indicazione per comporre la figura del discepolo, per essere nel mondo, da laici, come missionari.
Ci ha indicato solidi motivi di speranza e di gioia per le nostre chiese nel mondo, tanto più quanto crescono nei nostri territori lo smarrimento, la sfiducia, l’indifferenza.
Ricordo una sua espressione in un intervento qui a Casa San Girolamo: “Oggi siamo chiamati ad accogliere il difficile dono della piccolezza, della fatica e vivere la gioia dei piccoli risultati con la semplicità di Nazareth che ci viene indicata in questo luogo”. “Ci è richiesta una fede ‘terribile’, una fede che davvero sia capace di vincere il mondo”.
Questo richiamo alla  consapevolezza di essere, con le nostre scelte e i nostri gesti, “diversi” e “alternativi” rispetto alle strade del mondo risuona come un invito permanente che mons. Mansueto ci lascia, a partire dalla sua semplicità e profondità, ad essere fedeli alla chiamata, a essere donne e uomini di speranza e di comunione.
Bella la sua affermazione rivolta in particolare a noi di Ac: “L’Azione cattolica può essere una grande prospettiva”, “uno spazio intensificato di Chiesa”, dove, “a partire dalla conversione del cuore si può tendere a mettere in pratica ciò che suggerisce ogni giorno la Parola”.
Anche per questo, grazie don Mansueto.

Gigi Borgiani

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