San Girolamo è un Padre della Chiesa che ha posto al centro della sua vita la Bibbia: l’ha tradotta nella lingua latina, l’ha commentata nelle sue opere, e soprattutto si è impegnato a viverla concretamente nella sua lunga esistenza terrena.
Notizie della sua vita le possiamo facilmente ricavare da vari siti. Per noi resta significativo il fatto che Girolamo, per il suo amore/attaccamento alla Parola, si lega perfettamente con il nostro “polmone spirituale”.
Ricordarlo oggi, 30 settembre, a pochi giorni dalla memoria di fratel Carlo Carretto (scomparso il 4 ottobre 1988), è ulteriore opportunità di riflessione.
Che cosa possiamo imparare noi da san Girolamo?
Soprattutto questo: amare la Parola di Dio nella Sacra Scrittura. Dice san Girolamo: “Ignorare le Scritture è ignorare Cristo”. Sappiamo bene che questa citazione la troviamo nella Costituzione conciliare “Dei verbum” al n. 25.
Ci ricorda che è importante che ogni cristiano viva in contatto e in dialogo personale con la Parola di Dio, donataci nella Sacra Scrittura. Un dialogo che dovremmo rinnovare ogni giorno seguendo quanto sollecita Papa Francesco nella “Evangelii gaudium” (n. 3). Un dialogo che deve sempre avere due dimensioni: da una parte, dev’essere personale, perché Dio parla con ognuno di noi tramite la Sacra Scrittura; ma è anche una Parola che costruisce comunità, che costruisce la Chiesa.
La nostra “Casa San Girolamo” diventi sempre più casa dello Spirito e della Parola per sostenere il cammino di santità di ciascuno e per rendere la Chiesa sempre più missionaria.