Festival umbro de “L’Oro di Spello”; festa e sagra dell’olivo e della bruschetta dal 10 al 12 febbraio. Uno dei più antichi appuntamenti in Europa dedicati all’olivo e ciò che ruota intorno a uno dei simboli per eccellenza della dieta mediterranea.
Una tradizione che dura ormai da 55 anni e che in modo particolare quest’anno mette al centro della scena l’alta gastronomia, valorizzando l’olio extravergine
quale filo conduttore di sapori e culture gastronomiche anche molto diverse tra loro.
Il festival è organizzato dal Comune di Spello che si avvale anche della collaborazione dell’Ac in quanto l’Amministrazione comunale ha chiesto di ospitare a Casa San Girolamo i dieci chef, firme emergenti della cucina italiana e internazionale, che, insieme ai resident-chef di Spello, daranno vita a cene a più mani.
Siamo ben lieti di offrire questa ospitalità; un segno concreto del nostro voler essere e stare a Spello come espressione di fraternità, di amicizia e convivialità.
Ci sono altri due aspetti importanti: il primo è quello legato alla solidarietà. Infatti i cuochi a mezzogiorno del sabato e della domenica, contribuiscono alla preparazione della pasta alla Norcina, alla Carbonara e all’Amatriciana per raccogliere offerte da destinare ai paesi colpiti dal terremoto.
Secondo: non dimentichiamo il grande significato dell’olio e dell’ulivo nel cristianesimo: ricordiamo l’arca di Noè, l’ingresso di Gesù a Gerusalemme; la preghiera nell’orto degli ulivi; e ancora l’olio come segno di unzione, di consacrazione – Gesù il Messia è detto l’Unto del Signore –; la lampada che non va nascosta; l’olio del buon samaritano… Nella lettera di Giacomo si invitano i cristiani a ungere gli ammalati: «Chi è malato, chiami presso di sé i presbiteri della Chiesa ed essi preghino su di lui, ungendolo con olio nel nome del Signore» (Gc 5,14).
Ricordiamo anche come l’olio sia protagonista in molte delle nostre liturgie. Come sappiamo è sempre presente nella celebrazione di alcuni Sacramenti come: il Battesimo, la Cresima, l’Unzione degli Infermi e l’Ordine Sacro.
Giorni di festa e di allegria, ma anche giorni di feriale quotidianità in cui si uniscono i doni della terra, la laboriosità delle persone e il ringraziamento, la preghiera. Ancora una volta tornano alla mente alcuni passaggi della Laudato si’: uomo, fede e natura in relazione per una unica famiglia umana. Casa San Girolamo anche in questa occasione vive come luogo dello spirito e della fraternità.