A San Girolamo tanti amici e… un santo della porta accanto


Anche oggi, 9 agosto, qui a Casa San Girolamo abbiamo raccontato di Carlo Carretto. Può essere considerato un santo della porta accanto? Tra quelli indicati da Papa Francesco nell’esortazione Gaudete et exultate? Certamente sì! Fratel Carlo non è un santo degli altari, un santo “festivo”, ma un santo “feriale”, un santo del quotidiano, uno dei tanti testimoni “semplici” che ci dicono che si può davvero rispondere alla chiamata di ciascuno alla santità.
La figura di Carretto aiuta a sentirci anelli di una grande e lunga catena che abbraccia (non incatena, anzi libera) il mondo. Di questi aspetti, e altro, abbiamo dialogato oggi con un gruppo di giovani provenienti da Noicattaro (Bari), anche loro, come molti in questo periodo, in campo scuola ad Assisi guidati da Mena e da don Vito. Presenti inoltre alcuni amici di Lesina che ci hanno raggiunto ieri per qualche giorno di silenzio.
L’incontro è stato arricchito dalla testimonianza, del tutto occasionale, di Marzia ed Emilio, una coppia di Napoli che sta vivendo una settimana di spiritualità presso la Fraternità dei Piccoli fratelli del Vangelo qui al vicino eremo. In giornata di “deserto” scendendo dal monte Subasio sono passati da Casa San Girolamo per una visita alla tomba di fratel Carlo. Ben volentieri hanno sostato con noi e hanno condiviso il loro primo passaggio (oltre 20 anni fa) e la loro prima settimana di deserto qui al San Girolamo. Segnati da quella prima esperienza ogni anno vengono (ora con i figli) per rimanere sempre agganciati al Vangelo e alle scelte maturate.
Gradita pure la visita di Arianna e David che avevano trascorso qualche giorno qui a Casa San Girolamo per preparare il loro matrimonio.

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