In cammino, fuggendo alla logica della prestazione per entrare in quella della relazione


“Si diresse decisamente verso Gerusalemme” (Lc 9): questa la Parola con cui ha avuto inizio il week-end di spiritualità di Casa S. Girolamo guidato da don Marco Ghiazza dal 28 febbraio al 1° marzo. Tre giorni di condivisione per iniziare il tempo di Quaresima – prima che arrivasse il decreto del Governo che definisce tutta l’Italia “zona protetta” per via del coronavirus Covid-19 – riscoprendo il valore contenuto nella scelta di mettersi in cammino, fuggendo alla logica della prestazione per entrare in quella della relazione.
Passi da fare, quindi, ma senza la presunzione o l’inquietudine di doverli compiere da soli, noi, rocce friabili come si è riconosciuto Pietro (Lc, 22), capaci di cose grandi solo se appoggiati alla vera roccia.
Nella giornata di sabato, attraverso le azioni del Padre misericordioso (Lc 15) abbiamo meditato sul significato della giustizia, riscoprendo che anche la bontà è una via per ristabilire l’equilibrio tra le parti e che il conto da fare a volte è solo quello dell’amore che desideriamo mettere a disposizione. Anche in questo caso non ci viene chiesto di conoscere tutta la strada da percorrere, ma di andare alla ricerca di quel di più, il magis in grado di farci compiere ogni giorno un nuovo passo verso il raggiungimento di un’esistenza colma di bene e di significato.
Il paradigma rimane quello della libertà, in cui non ci viene chiesto di aderire a un’altrui volontà rinunciando alla propria, ma di chiedere a Colui che vede un po’ più in là di aiutarci a scorgere, giorno dopo giorno, nuovi pezzi di un orizzonte che già desideriamo.

Sara Aurigi

NOTA – Come già segnalato, gli altri week-end di Quaresima a Casa San Girolamo sono disdetti

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