Fratel Carlo Carretto «mi ha regalato l’entusiasmo per il cristianesimo». È Terence Hill, attore conosciuto in tutto il mondo, ad affermarlo. Confermando quanto già dichiarato in passato e reso esplicito con il suo film “Il mio nome è Thomas”, presentato al Teatro Subasio di Spello, dopo una visita, intensa e commossa, dello stesso Terence a Casa San Girolamo. Era il 5 ottobre 2018, nel 30° della morte di Carretto.
Il film prende le mosse da “Lettere dal deserto”. Un testo, assieme ad altri di fratel Carlo, che ha segnato il percorso spirituale dell’attore italiano, di origini umbre, che naturalmente “abbiniamo” all’amico e collega Bud Spencer. La biografia e l’attività artistica di Mario Girotti (il nome all’anagrafe) sono ora raccontate nel volume “Il suo nome è Terence Hill. Una vita da film” (Ancora edizioni, 2021), di Samuele Pinna, sacerdote ambrosiano autore di vari libri.
Tra le pagine leggiamo: “Dopo anni pieni di lavoro dedicati senza risparmio alla Gioventù Cattolica, Carretto scelse la strada del silenzio: non più il primato dell’azione – scrive Pinna – né della parola, ma la preghiera. A muoverlo in questo rapporto intimo con Dio, che è saldezza, è il desiderio di esprimere un amore incondizionato, sull’esempio di Charles de Foucauld. L’Eco di questo abbandono pieno al Signore, in una fiducia nuda che non si appoggia sulle opere, risuona nelle lettere stilate dal deserto in cui fratel Carlo apre il suo cuore e lascia scoprire le meraviglie di un colloquio con l’Altissimo, il quale non riempie qualche minuto o alcune ore, ma invade tutta la giornata, ogni istante della vita. Ed è il religioso, ammette Terence, ad averlo aiutato a cambiare il proprio atteggiamento interiore”.
Terence Hill afferma infatti di dovere molto a Carretto in relazione al suo rapporto con la fede. “Prima – confida l’attore – avevo un’adesione alla fede cristiana, ma l’entusiasmo è una cosa più forte: è gioia, come dice il Vangelo. E devo ringraziare mia moglie, che conosce tutti i libri di Carretto e mi ha trasmesso questo entusiasmo”.
Dal 25 aprile al 2 maggio si svolgerà l’Assemblea nazionale dell’Azione cattolica italiana. Potrebbe essere l’occasione per avere qualche “sorpresa” per l’estate a San Girolamo. Per ora nulla è certo, in relazione alla situazione pandemica. Ma possiamo sperare – sperare è lecito, persino doveroso – di poter tornare a Spello per un’estate di amicizia, spiritualità e vita associativa. A presto!