Siamo giunti a Spello, il 7-10 luglio, ciascuno con motivazioni differenti. Provenienti da diocesi diverse (molti erano veneti) alla ricerca di strumenti utili per costruire una regola di vita spirituale.
Le giornate a San Girolamo scorrono lentamente scandite dalla preghiera, dal confronto con la Parola, dal silenzio e da qualche lavoretto per sistemare la casa. In questa cornice, guidati da don Emilio, abbiamo provato a mettere ordine nelle nostre storie di vita; perché è a tutta la vita del laico che parla la voce dello Spirito. La regola di vita si traduce allora in un continuo esercizio di ascolto per scoprire come abitare la nostra vita da amici del Risorto.
L’esperienza di ricerca, preghiera e condivisione che abbiamo vissuto racconta della nostra umanità dove il Signore si rivela giorno dopo giorno; così abbiamo scoperto che la vita spirituale ha il sapore di quella laicale fatta di incontri, precarietà, salite ordinarie, incertezze e cadute. Sono queste contraddizioni che segnano la cifra e la sostanza della nostra regola che, se non deve essere un regolamento di carattere normativo, è il segno di una gratitudine per un Dio che è venuto a visitarci e a condividere il nostro percorso incerto quanto ricco di meraviglia…
…proprio come fa Filippo con il funzionario etiope (At 8, 26-40) la cui icona ha segnato l’orizzonte della nostra ricerca: è nell’incontro con l’altro che ci annunciamo la Buona notizia di un Dio che ha qualcosa da dire proprio alla mia vita.
Questa esperienza non ha dato tante risposte agli interrogativi che ci avevano spinto a Spello, al contrario torniamo a casa ricchi di domande che aprono un nuovo cammino di ricerca nella consapevolezza che il centro della nostra vita di fede è l’incontro con Gesù che ci ama e dona senso ai nostri passi. È in questo incontro gratuito e liberante che ciascuno può trovare il proprio passo per camminare in sua compagnia sulle strade del nostro quotidiano guidati dall’ascolto della Parola e sostenuti dalla comunità ecclesiale e dall’Azione cattolica che continua a essere uno spazio accogliente per accompagnare i laici nel discernimento e una palestra formativa per la cura di una vita dove ogni persona può scoprire nella vita di tutti i giorni il sorriso dell’Altissimo.
Nicola De Santis
(diocesi di Cosenza-Bisignano)