Dal 14 al 17 luglio ho vissuto l’intera e bella esperienza de Il taccuino. L’Azione cattolica ha pensato di offrire strumenti e luoghi per poter maturare nella vita cristiana. Ha fatto da sfondo, a questo tempo di crescita umana e spirituale, la Casa San Girolamo di Spello.
Questi giorni sono stati caratterizzati da volti nuovi e strette di mano, parole e bellezza. Ho avuto la gioia di incrociare tante persone da diverse provenienze geografiche, differenti bagagli di vita ma tutti accomunati dal desiderio di fare di Gesù la roccia su cui costruire la propria vita. Ho avuto la gioia di scambiare parole d’accoglienza, ma abbiamo imparato anche a dare peso alle parole condivise.
Strumento essenziale è stata la parola grazie alla quale la mia vita si è aperta all’altro, con la parola ho riposto frammenti della mia vita nelle mani dei miei compagni di strada. Ho avuto la gioia di cogliere la bellezza sia nei paesaggi che fanno da cornice a Spello sia nelle stupende opere artistiche che rendono speciale l’Umbria. La gioia e la fraternità sono state il binomio attraverso il quale la mia esistenza ha assunto più sapore, più spessore e il desiderio di crescere in Gesù, nella sua volontà, felice perché radicata in Lui.
Luigia Papapiccolo