Le Conversazioni, gli amici di Noto, il ricordo di fratel Carlo, scomparso il 4 ottobre. Poi San Girolamo si prende un po’ di “ferie”. A presto, con nuove e belle proposte

Share Button

“Esercizi al bene comune”: gli amministratori locali a San Girolamo guidati dalla figura di don Lorenzo Milani

“Custodire la democrazia” è un invito che l’Azione cattolica rivolge a ogni aderente e che assume un valore ancora più profondo nei confronti di coloro i quali ricoprono ruoli nella vita politica e amministrativa delle nostre città e istituzioni. Una speciale vocazione, che ci chiama a interrogarci sul tema della “custodia” con la consapevolezza che ciò che amministriamo ci è affidato per un tempo limitato e per renderlo nuovamente alla comunità, al termine del nostro mandato, con lo spirito del “servo fedele” della parabola di Matteo, facendo fruttare i talenti ricevuti.

Su questa traccia si sono svolti gli “Esercizi al bene comune”, rivolti agli amministratori locali, che l’Ac ha proposto durante il primo fine settimana di settembre presso Casa San Girolamo di Spello. A guidare la riflessione è stata la figura di don Lorenzo Milani, attraverso le sollecitazioni contenute nelle sue lettere, calate nel contesto dell’impegno politico.

Tre momenti di ascolto, rivolti a meditare sullo “sposare” una chiamata e il tempo e luoghi che ci vengono affidati; sulla relazione con gli altri, perché “Sortirne tutti insieme è la politica. Sortirne da soli è l’avarizia” e, infine, sul rapporto con le fatiche di una scelta che, se da un lato espone al rischio di un isolamento dalle proprie comunità, dall’altro apre alla possibilità, per vie nuove e che vanno esplorate, di rendere conto della speranza.

Gli esercizi hanno anche dato la possibilità ad amministratici e amministratori provenienti da più parti d’Italia di conoscersi e condividere tra di loro, oltre ai momenti di preghiera e di convivialità, anche le rispettive esperienze, le storie personali e le parole chiave del proprio cammino, sentendosi così ancora più parte, secondo lo stile dell’Azione cattolica, di un percorso comune.        

Giuliano Zamagni

Consigliere comunale e provinciale – Rimini 

Share Button

La passione, la gioia e… le scarpe dell’Acr e dei Giovanissimi della diocesi di Lucera-Troia

Quando irrompono gioia e passione di ragazzi e giovani c’è poco da scrivere. Qui gli amici dell’Azione cattolica della diocesi di Lucera-Troia in visita a Casa San Girolamo.

E qui un altro momento della vita della casa: fratel Paolo Maria, priore di Sassovivo, con Lino Prenna che parlano della spiritualità di Carlo Carretto.

Share Button

Folto gruppo di giovanissimi e giovani dell’Ac di Aversa accolti da don Mario. E tante altre visite a San Girolamo

Sulle orme di fratel Carlo, tra spiritualità, vocazione, amicizia. Foltissimo il gruppo Ac di giovanissimi e giovani della diocesi di Aversa, che ha fatto tappa a San Girolamo. Oltre sessanta, tra ragazze e ragazzi, accompagnati dal loro assistente, hanno dapprima sostato sulla tomba di Carretto, con una introduzione alla vita e al pensiero del “piccolo fratello”. Poi con don Mario Diana si sono soffermati sul tema dell’“accompagnare”.

La Casa in questi giorni sta accogliendo ancora numerose persone: tra queste Carmela e suor Eustella (qui ritratte con la volontaria Cristina), che sono state attivissime per l’Acr a Roma. E poi don Giosuè con Luca, Francesco e Giusi (fotografati con Rosanna, altro pilastro, assieme al marito Luigi, dei volontari di San Giro).

Share Button

Messa con il gruppone di Torchirolo, incontro con i giovani di Bologna. E un grazie a fratel Paolo Maria!

Pomeriggio festivo movimentato, domenica 27 agosto, a Casa San Girolamo. Il chiostro cambia aspetto di ora in ora. Verso le 16 arriva il gruppo più numeroso e intergenerazionale. Si tratta di 45 soci dell’Ac di Torchirolo, dalla diocesi di Lecce. La più piccola è una bimba di soli tre mesi che fa il suo primo incontro con la casa: le auguriamo di tornare tante volte in questo luogo nel corso della sua esistenza! La accompagnano famiglie, giovanissimi, adulti e adultissimi. Dopo qualche indecisione nella scelta del posto più fresco per la funzione, si celebra la messa nella chiesa antica. La celebrazione guidata da fratel Paolo Maria, priore dei Piccoli Fratelli Jesus Caritas, è molto partecipata e animata da bei canti. Al termine dell’incontro con nostro Signore, che ci ha riunito qui da posti diversi d’Italia, ci sediamo tutti nel chiostro ad ascoltare Gianni che delinea la figura di Carlo Carretto.

Nel frattempo è arrivato anche un altro gruppo, una ventina di giovani da Bologna guidati da don Mario.

Ripercorrere le tappe della vita di Carlo in questo luogo che ha visto la terza fase del suo cammino terreno (apostolato, deserto, Colline della speranza), quella nella quale ha coniugato azione e contemplazione, è molto emozionante e coinvolgente.

Ma non c’è tempo per fermarsi ad ascoltare il cuore, ora; il primo gruppo è già in partenza e lascia il chiostro un po’ più tranquillo, con i giovani di Bologna seduti nel prato a godere del caldo che lentamente sta scemando. È il momento di una riflessione sulla vocazione e sul ruolo dei giovani in Ac.

Giunge presto anche per loro il momento di salutare e i saluti si mescolano ai ringraziamenti per l’accoglienza e l’ospitalità. Il chiostro rimane silenzioso, sembra impossibile abbia ospitato quel via vai di persone… Tutti portiamo nel cuore i volti, i nomi, i gesti, gli sguardi che per un momento si sono incrociati nel caldo di un accaldato pomeriggio estivo. Sarà questo il ricordo più duraturo di questa giornata all’insegna della fraternità.

Cristina Bottino

Share Button