
In poche ore una coppia torna a San Girolamo, là dove si è conosciuta trent’anni prima, ricordando ogni più piccolo particolare; un pellegrino fa tappa, in arrivo da Assisi, prima di ripartire per le Marche, a piedi; una famiglia della Campania, con il figlio di due anni, si ferma al pozzo, lasciando correre il bimbo piccolo incuriosito dagli affreschi del chiostro;
tre giovani seminaristi – Gioele, Giorgio e Piercarlo – arrivano, con le loro storie sulle spalle; un’altra coppia piemontese, passata per caso, chiede se si celebra l’Eucaristia. Cambiamo programmi, ci ritroviamo a condividere la Cena del Signore preparata in cortile all’ultimo momento, senza neppure conoscerci, ma con una freschezza che sa di profondità, di immediatezza, di umanità, di comunione reale, perché lì ci sono le nostre vite, venute ad incrociarsi casualmente, senza cerimonie né orpelli.
Nulla di più e nulla di meno che questo: il vangelo all’opera nelle cose di tutti i giorni, nella molteplicità di cammini inattesi. Tracce di una Chiesa domestica, semplice, aperta su tutti i lati: si può fare, la sete è tanta, lontana dalle folle e dai grandi eventi. Dunque al lavoro! Una fatica, questa sì, capace ancora di appassionare, di accendere impegno e creatività per la vigna del Signore!
Don Gianluca Zurra






“Un alfabeto nuovo per la città”: è il titolo delle “Conversazioni a Spello 2021”, iniziativa culturale e formativa che torna ad animare il chiostro di Casa San Girolamo dopo la forzata interruzione, causa Covid, del 2020.



Il “polmone spirituale” dell’Azione cattolica ha riaperto i battenti. Le giornate scorrono tra lavoro, amicizia, silenzio, preghiere e accoglienza. Sono sempre numerosi gli amici dell’associazione e di Carlo Carretto che fanno tappa nell’antico monastero di Spello. In questi giorni ci hanno fatto visita un folto gruppo di giovani della parrocchia di Gualtieri, tre padri missionari Camilliani, una famiglia di Como, un piccolo gruppo di francesi, una coppia di Ancona (a ricordo di alcune estati con i genitori a San Giro), un adulto dell’Ac di Casalpusterlengo, una famiglia di Civitavecchia (“abbiamo conosciuto Carretto leggendo i suoi libri…”), due giovani dell’Ac di Foligno…


