A Spello passa il Giro d’Italia. Ac, Csi e Comune ricordano Gino Bartali a San Girolamo. Pomeriggio insieme, presentazione libro “A colpi di pedale” e biciclettata sul Subasio

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Ac Pescara-Penne: ritiro spirituale e formativo… con l’aiuto di Mosè

Da venerdì 6 a domenica 8 aprile un gruppo di animatori adulti della diocesi di Pescara-Penne ha vissuto a Casa San Girolamo a Spello un’esperienza di ritiro spirituale e formativo personale basato sulla vita di Mosè con meditazioni dell’assistente unitario diocesano don Andrea Di Michele. Ci sono stati momenti intensi di condivisione resi ancora più suggestivi dal luogo in cui sono state vissute, intervallati anche da attività ricreative che hanno permesso alle persone di approfondire le relazioni.
Casa San Girolamo, polmone spirituale dell’associazione, ci ha aiutato a sentirci parte di una grande famiglia grazie anche all’accoglienza ricevuta da Gigi, Serenella e Sofia. Un arrivederci a presto!

Ac Pescara-Penne

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Passare! Ma come? Pasqua e primavera si intrecciano

A partire dal Concilio di Nicea (325 d.C.) la Pasqua viene celebrata nella domenica seguente al primo plenilunio di primavera. La Pasqua, come noto, ha radici antiche che troviamo nell’Antico testamento: dall’offerta di primizie che i pastori nomadi facevano in primavera per propiziarsi le divinità della natura si è passati alle festa per l’uscita dall’Egitto: è questo l’evento fondante del “popolo di Dio”.
Pasqua è diventato termine che indica “passaggio”. È il passaggio di Dio nella storia; il passaggio del Mar Rosso verso la liberazione, il passaggio di Gesù a Nazaret, il passaggio dalla morte alla risurrezione – alla vita – di Gesù. Se vogliamo anche il passaggio di consegne di Gesù a Pietro e di conseguenza alla sua Chiesa, quella Chiesa che oggi noi viviamo come prolungamento della risurrezione coinvolti in una esistenza che deve essere segno e annuncio dell’evento-ragione della nostra stessa esistenza.
Fare memoria della Pasqua non è una osservanza ma ancora una volta è vivere il mistero della incarnazione e della risurrezione di Cristo e viverlo nella storia. Perché non si tratta di vivere “religiosamente” e singolarmente il nostro essere credenti ma di incarnarlo nella quotidianità come comunità, come Chiesa.
Pasqua come passaggio è quindi occasione per passare a vita nuova, risorta. Facile a dirsi!
La primavera richiama il rifiorire, il rinnovamento che per ciascuno può essere revisione, risveglio.
Come?
1. Intanto ripartiamo dalla contemplazione. Contemplare il mistero di Cristo senza separarlo dalla storia. Fratel Carlo Carretto ci direbbe: vivete il deserto nella città!
2. Confrontarsi con le povertà del mondo… e la nostra?
3. Confrontarsi con la carità. Volontariato o discepolato? Opere di misericordia o Misericordia? Solo gesti o anche “pensiero”, cultura?
4. Guardarsi intorno, alzare lo sguardo e scegliere impegni per la cura della casa comune. Già fatto? Facciamolo meglio perseguendo uno stile comunitario.
5. Non vivere da soli ma creare spazi e luoghi di fraternità.
Non è un pentalogo o una ricetta. Solo un invito a vivere la primavera pasquale con una consapevolezza rinnovata ma soprattutto condivisa e rivolta ad un mondo spesso distratto e lontano
Santa Pasqua da San Girolamo

la ruota del carretto

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Presidenza Ac a San Girolamo: ritiro in preparazione alla Pasqua. La vita di Mosé indica cinque “dimensioni” della vita

La Presidenza nazionale di Azione cattolica si è ritrovata a Casa San Girolamo a Spello dal 23 al 25 marzo per il consueto ritiro spirituale in preparazione della Pasqua.
Accompagnati dalle riflessioni del vice assistente nazionale, don Antonio Mastrantuono, le meditazioni bibliche si sono concentrate sulla figura di Mosè, servo del Signore, uomo di Dio.
Mosè rappresenta il collegamento della tradizione del popolo ebraico e il cammino nella fede in Gesù, nuovo Mosè.
La vita di Mosè è un progressivo e battagliero combattimento interiore per riconoscere la presenza del Signore nella storia umana. La storia di Mosè aiuta noi cristiani, noi fedeli laici, a vivere cinque importanti dimensioni della vita. Il servizio alla promozione umana, il servizio alla responsabilità, il servizio alla preghiera di intercessione, il servizio alla consolazione e infine il servizio alla Parola.
Se riflettiamo attentamente, Gesù ha raccolto l’eredità di Mosè e l’ha completata trasmettendo ai suoi discepoli e a noi la presenza di un Dio che ama e che è misericordioso. Come ci ricorda papa Francesco il cammino dei credenti in Gesù è un dedicare la vita nella “trama della fede e l’ordito del servizio”. [L.T.]

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Spello: a due passi da San Girolamo l’antica e splendida “Villa dei Mosaici” inaugurata il 24 marzo

È stata inaugurata sabato 24 marzo la “Villa dei Mosaici di Spello”. “Con quasi 500 metri quadrati recuperati, la Villa dei Mosaici è una delle scoperte archeologiche più straordinarie dell’Umbria”, visitabile nella nuova struttura museale, moderna e multimediale, spiega una nota del Comune.
“Unica nel suo genere, la residenza di età imperiale conserva ancora oggi raffinati pavimenti a mosaico e tracce di affreschi e stucchi alle pareti”. La struttura “permette di esplorare tutto il fascino di questa antica villa con ricostruzioni in 3D, postazioni multimediali e App dedicata”.
La Villa dei Mosaici di Spello fu scoperta nel luglio 2005, appena fuori le mura di Spello, in località Sant’Anna, durante i lavori per la realizzazione di un parcheggio pubblico. “Dalla terra affiorarono resti di un mosaico antico, che diedero il via alle operazioni di scavo e, a seguire, al minuzioso restauro, portando alla luce una villa di grandi dimensioni”. Un accurato lavoro, svolto in sinergia da ministero dei Beni culturali, Regione Umbria, Soprintendenza ai beni archeologici dell’Umbria e Comune di Spello.
La Villa dei Mosaici di Spello – visitata lo scorso anno, in fase di allestimento, anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – “si trovava lungo un ramo secondario della Via Flaminia, che da Roma arrivava a Rimini attraversando l’Umbria. I venti ambienti riportati alla luce sono pertinenti al settore centrale della villa, per una superficie totale di circa 500 metri quadrati. Di questi ambienti, dieci conservano pavimenti a mosaici policromi di grande bellezza, con motivi geometrici e figurati”. Tra le stanze spicca l’ampio triclinio, la sala dei banchetti, con al centro del pavimento una scena di mescita del vino.

Il sindaco di Spello, Moreno Landrini, ha dichiarato: “La Villa dei Mosaici è una scoperta archeologica che arricchisce la città di Spello di un ulteriore prezioso tassello per la ricostruzione della sua antica storia. Ritrovare una villa romana è sempre un evento straordinario, ma nel caso di Spello lo è ancora di più, sia per la qualità e la dimensione, che per lo stretto rapporto con la città”.
Insomma, una ulteriore e irrinunciabile proposta culturale per venire a Spello, bella e antica cittadina collocata ai piedi del Subasio, tra le splendide colline umbre, e per stare a Casa San Girolamo, per qualche ora o qualche giorno, regalandosi una sosta nutrita da Bibbia, spiritualità, cultura e amicizia.

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