Casa San Girolamo apre le porte ai “Comuni fioriti”

Casa San Girolamo ha aperto le porte per accogliere, su richiesta del Comune,  persone che hanno partecipato in questi giorni alla premiazione nazionale dei Comuni fioriti, una manifestazione che punta a coinvolgere e stimolare i Comuni nel “far fiorire” i propri territori.
Il circuito nazionale dei Comuni fioriti seleziona ogni anno i migliori borghi e città fiorite di tutta la penisola che si impegnano a fiorire il loro territorio condividendo il motto “Fiorire è accogliere”. 
Sono oltre 100 i Comuni fioriti in Italia e quest’anno Spello è stato scelto come comune ospitante per la rassegna conclusiva. Oltre 500 persone provenienti da tutta Italia si sono ritrovate ai piedi del Subasio condividendo momenti di approfondimento e manifestazioni folkloristiche. A San Girolamo l’onore (e anche un po’ l’onere…) di accogliere venti dei partecipanti. Ma ci siamo trovati in sintonia per quanto riguarda lo stile dell’accoglienza, condividendo il motto appena citato. Si è creato anche con questi ospiti “occasionali” e di passaggio il clima e lo spirito di San Girolamo rispecchiando anche una frase di un sindaco durante la premiazione : “il bello aiuta a vivere le relazioni e un ambiente curato e rispettoso della natura aiuta tutta la comunità”.
Il pensiero è andato immediatamente alla cura della casa comune, alla Laudato si’. Ed è molto bello constatare come ci siano tanti Comuni, associazioni, volontari, scuole che davvero si impegnano per la cura della casa comune, magari senza aver letto l’enciclica di Francesco. Un monito, uno spunto per proseguire un impegno che ci deve vedere protagonisti nell’intrecciare relazioni, per condividere con tutti la bellezza e la ricchezza dello stare insieme come è stato ricordato dal direttore della banda di Faedo (Trento), che ha allietato la casa la sera dell’11 novembre con un bellissimo concerto a base di marce e di brani classici nella splendida cornice del Teatro Subasio.

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La Presidenza nazionale di Ac scommette sulla Casa di Spello. «Luogo di incontro tra vita laicale e ricerca spirituale»


Domenica 5 novembre si è svolta a Parma una riunione dei volontari che operano per la gestione di Casa San Girolamo, alla presenza del presidente nazionale dell’Azione cattolica Matteo Truffelli. L’incontro è stato introdotto da una relazione di don Michele Pace, delegato dalla Presidenza nazionale Ac a seguire la casa di Spello assieme al direttore, Gigi Borgiani. Di seguito riportiamo una sintesi dell’intervento di don Pace.

Le scelte più importanti, quelle che disegnano percorsi lunghi e duraturi, hanno bisogno di essere rimotivate per continuare a essere motore e orientamento del cammino. Questa consapevolezza ha portato l’ultima Assemblea nazionale dell’Azione cattolica italiana a “riscegliere” Casa San Girolamo “come laboratorio di vita spirituale e come luogo di elaborazione culturale”: così, infatti viene definita all’interno del documento finale la casa di Spello. Essa permane, quindi, nel suo essere segno concreto di quella volontà di tutta l’associazione di “sviluppare la ricerca di strumenti e percorsi spirituali capaci di nutrire la vita di ogni persona, perché diventi passione e impegno per il mondo, a partire dall’ascolto della Parola e dalla presenza di Dio nella storia” e di “educare ragazzi, giovani e adulti a coltivare luoghi e tempi dedicati allo spirito”.
Alla luce di questi orientamenti dettati dall’Assemblea, la Presidenza nazionale di Ac si è interrogata su come poter implementare l’esperienza di Casa San Girolamo, per farla diventare sempre più punto di riferimento per tutta l’associazione. Un lavoro di pensiero che ha richiesto da prima una verifica del percorso già compiuto, di cui si è apprezzata la ricchezza, ma dal quale sono emerse anche sfide interessanti. In seconda battuta si è lavorato cercando di avere uno sguardo profetico, capace di saper vedere in questa realtà le potenzialità che possono essere sviluppate.
In prima istanza, quindi, ci si è interrogati sullo stile e sul senso che tale realtà deve mantenere. Nel portare avanti questa riflessione è emersa anzitutto la necessità che Casa San Girolamo continui a essere il “luogo della ricerca” di una vita spirituale autenticamente laicale. Per rispondere più pienamente a questa finalità dev’essere il “luogo della vita”, dove cioè è di casa tutto ciò che è vita: famiglia, lavoro, amicizia, relazione con Dio, impegno associativo…
Spello, da questo punto di vista, può essere per l’intera associazione l’opportunità di promuovere sempre di più quella “spiritualità incarnata”, che aiuti ciascun socio e non a incontrare Dio nella vita concreta, fatta di gioie e dolori, fatiche e speranze.
Per rendere concreti queste linee è sembrato importante alla Presidenza Ac ribadire l’importanza di una regola della Casa che riguardi soprattutto gli orari e le caratteristiche dei momenti che in essa si vivono. Ma è necessario anche che non viga il criterio della rigidità, sia riguardo agli orari stessi, sia riguardo ai momenti che vengono programmati e vissuti. Anche i momenti di programmazione, infatti, vissuti in quel luogo, assumono un sapore diverso e una diversa profondità e ricchezza.
Infine, facendo anche una seria verifica del lavoro già svolto, la Presidenza ha tenuto a ribadire l’importanza dell’esperienza di San Girolamo per la valorizzazione di linguaggi diversi con cui condurre la ricerca sulla spiritualità laicale. Dall’altro canto la casa può diventare punto di riferimento per la valorizzazione del territorio, sia dal punto di vista istituzionale, costruendo alleanze con comune, diocesi e altre realtà associative che agiscono sul territorio, sia dal punto di vista della valorizzazione di ricchezze artistiche e ambientali del paesaggio circostante.
Tutta la riflessione è stata portata avanti in un clima di gratitudine. Un grazie anzitutto al Signore per aver accompagnato l’associazione in questi sette anni di impegno nel recupero di questa importante esperienza di vita spirituale. Ma un grande grazie va anche a tutti i volontari che in questi anni si sono presi cura della casa con generosità e impegno. Se tale realtà è stata esperienza significativa per tante persone, soci e non, ed è cresciuta nella disponibilità e nell’offerta di momenti di forte valenza spirituale, è grazie all’impegno di tutti in vari ruoli e in varie modalità. Un grazie soprattutto a Gigi Borgiani e a don Emilio Centomo per aver coordinato con grande generosità e grande impegno tutto questo movimento. A tutti il compito di continuare questa storia e di renderla sempre di più patrimonio dell’associazione a servizio della Chiesa italiana.

don Michele Pace

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Da Ascoli Piceno a Spello per una giornata di spiritualità. “Nel silenzio scopri una bellezza viva che resta nel cuore”

Sentirsi a casa in un luogo in cui tante persone sono passate e continuano a passare, in cui risuonano voci, sogni, preghiere, pensieri di chi ha lasciato la parte più preziosa di sé, è possibile se si trascorre un po’ di tempo a Casa San Girolamo a Spello.
Tra le mura antiche, nel silenzioso e grazioso chiostro, nel giardino abitato dallo spirito dei Piccoli Fratelli, nella cappellina e nel refettorio accoglienti, arredati con cura e semplicità, è facile trovare lo spazio bello ed essenziale in cui poter dialogare, studiare, pregare, mettersi in ascolto e fare esperienza di fraternità. Si ha bene la consapevolezza della storia che Casa San Girolamo ha scritto per tante persone grazie all’incontro con i Piccoli Fratelli e in particolare con Carlo Carretto. Anche oggi per il viaggiatore che attraversa la porta di questa casa credo ci sia il desiderio di cercare il senso profondo della propria vita attraverso un incontro personale con qualcuno che si ritiene importante, con chi condivide quello spazio o semplicemente, attraverso il silenzio, fatto di dialogo cuore a cuore con Dio, di quella piccolezza che tanto parla di Vangelo e dell’esperienza a cui da esso siamo chiamati, facendoci seme dentro le zolle della terra che abitiamo quotidianamente. Continua a leggere

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Il viaggio della piccola Christa, fra tenerezza, fede e preghiere


La sera di sabato 21 ottobre, Casa San Girolamo s’è aperta per accogliere una bimba libanese gravemente malata. Con lei i suoi genitori, e la piccola truppa che l’accompagna nel suo viaggio verso casa. Il vecchio Ducato grigio sembra stremato dopo la sua volata da Genova. È stracolmo di persone e di bagagli pesantissimi, quelli che servono ad una piccola famiglia per vivere sei mesi fuori casa. Però l’atmosfera è animata e allegra, anche se la “missione” è tristissima. A guidarci è padre Francesco Cavallini, gesuita bergamasco, esplosivo, sorridente e profondo, genovese da molti anni per il suo apostolato. Christa è una bimba di tre anni, bella, simpatica, furba, acuta e vivacissima. Quando ha dolore, piange, come tutti i bambini. E allora prende la medicina, ed è subito meravigliosa, sgambetta, ascolta, scherza, come tutti alla sua età. Di più non sa, non può sapere, è piccola. Continua a leggere

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Il Comitato di direzione della rivista culturale «Dialoghi» riunito per una due-giorni di riflessione a Spello

Ritirato da poco (il 30 settembre) il prestigioso Premio Capri-San Michele, e pubblicato nei giorni scorsi il n. 3/2017 (il Dossier, a cura di Luigi Alici e Piermarco Aroldi, s’intitola Orizzonti del desiderio, domande di felicità), il Comitato di direzione di «Dialoghi» si è riunito per una due-giorni di riflessione a Spello (Perugia), presso la Casa San Girolamo, tanto cara alla storia dell’Azione cattolica e restituita negli ultimi anni alla sua funzione di polmone spirituale dell’associazione e luogo privilegiato di elaborazione culturale.
La rivista, nata nel 2000, è ormai giunta al suo diciassettesimo anno di vita: non può più dirsi una rivista “nuova”, la sua fisionomia è riconoscibile, la sua posizione nel vasto campo dell’editoria – di quella culturale e di matrice cattolica – è chiara e ben definita. Continua a leggere

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