Andiamo a Spello? Questa volta andiamo! Da Padova a Casa San Girolamo. “Attraverso tutti e tutto, Dio ci parla”

Non c’erano scuse davanti al costante invito fattoci da Toni. “E poi, in questa stagione, sarà una bella occasione per vedere la splendida cittadina medioevale adagiata sulle morbide colline umbre, con i primi colori dell’autunno. Dai, usciamo dalla frenesia del quotidiano per regalarci un po’ di pace e tranquillità”.
Erano queste le nostre aspettative, niente di più. Un weekend fuori città, insieme.
E così è stato quando – partiti dalla diocesi di Padova, a fine settembre – siamo arrivati a Spello: adagiata nel cucuzzolo del colle, dipinta con sfumature affascinanti che giocavano con un sole delicato. Ci ha messo di buon umore! Finalmente fuori dal tempo e dello scorrere dell’orologio.
Eccoci nella famosa Casa San Girolamo di cui tanto abbiamo sentito parlare. Ci siamo messi a curiosare nelle varie stanze e qui abbiamo “incontrato” Carlo Carretto. Sapevamo che questo posto era dedicato a lui ma non immaginavamo che la sua presenza fosse così viva. Ci siamo soffermati a leggere tra i pannelli della mostra i momenti forti della sua vita. Continua a leggere

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A San Girolamo l’assemblea Cnca. Zappolini, “Spello può essere sintesi tra fede impegno sociale”

Si è svolta nei giorni 5-7 ottobre l’assemblea del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (Cnca) che ogni due anni propone un momento di confronto e riflessione a Spello, incontro comunque aperto che non si rivolge solo ad operatori e volontari ma a tutti coloro che a vario titolo desiderano ragionare su temi della vita sociale con riferimento, in particolare quest’anno, alle crescenti disuguaglianze, alle varie espressioni di insofferenza e intolleranza dell’altro.
Il tema dell’incontro, “Sguardi meticci – meticciato, disuguaglianza a partecipazione dal basso”, ha permesso ancora una volta di mettere in evidenza l’importanza delle relazioni e quindi l’impegno ad essere facilitatori di relazione che aiutino a superare diffidenze e ad accettare le diversità che sono sempre e comunque opportunità di crescita e di coesione. Continua a leggere

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4 ottobre – Carlo Carretto: «Francesco in noi»

È difficile che esista cristiano cattolico, protestante, ortodosso che sia, che non abbia identificato il concetto di santità nell’uomo con la figura di Francesco d’Assisi e non abbia in qualche modo desiderato imitarlo. Francesco è il tipo che incarna in tutte le Chiese la figura ideale dell’uomo che tenta l’avventura della santità e che la esprime in un modo veramente universale. Chi ha pensato possibile la santità nell’uomo l’ha vista nella povertà e nella dolcezza di Francesco, s’è unito alla sua preghiera nel Cantico delle Creature, ha sognato il superamento del limite dovuto all’incredulità e alla paura, al di là del quale si possono ammansire i lupi e parlare ai pesci e alle rondini.
Direi che Francesco d’Assisi è nel fondo di ogni uomo, toccato dalla grazia, come è nel fondo di ogni uomo il richiamo alla santità.
E in tutti i tempi Francesco, pur essendo ben incarnato nella storia, lo puoi mettere fuori della storia.
Lo puoi mettere coi primi cristiani, itineranti per le strade dell’Impero romano, che recano con sé la gioia di un messaggio veramente nuovo, lo puoi mettere nel medioevo come riforma­tore e restauratore di una Chiesa indebolita dalle lotte politiche e minata dal compromesso, lo puoi mettere al tempo del barocco a richiamare con la sua inusitata povertà e umiltà l’orgoglio dei chie­rici per il loro sacerdozio dominatore, più che servo, del popolo. Lo puoi mettere oggi come tipo dell’uomo moderno che esce dalla sua angoscia e dal suo isolamento per riannodare il discorso con la propria natura, con l’uomo e con Dio. Soprattutto con Dio.

Carlo Carretto

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29 settembre-1 ottobre: a San Girolamo “Inno alla carità” di san Paolo e ricordo di fratel Carlo Carretto

A chiusura dell’intenso periodo estivo a Casa San Girolamo, e in prossimità dell’anniversario della morte di fratel Carlo Carretto (4 ottobre 1988), il “polmone spirituale” dell’Azione cattolica italiana propone un week-end di riflessione e preghiera da venerdì 29 settembre a domenica 1° ottobre.
Don Alessandro Martello, sacerdote della diocesi di Padova, terrà una serie di riflessioni a partire dall’Inno alla carità della Prima lettera di san Paolo ai Corinti (1 Cor 13, 1-13).
Il fine settimana consentirà inoltre un momento di ricordo della figura di Carlo Carretto, che per molti anni è stato a Casa San Girolamo un “fratello maggiore” nella fede per numerosi giovani provenienti da tutta Italia.

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L’Ac di Lerici a Spello – Il sabato necessario

L’Azione cattolica di Lerici (Spezia) anche quest’anno (è ormai il quinto…) ha deciso di trascorrere il fine settimana di questo settembre in terra d’Umbria per corroborarsi all’ascolto della Parola, nel silenzio e nella pace di Casa San Girolamo a Spello, perché essa possa risuonare e venir meglio assimilata.
Ci aiuta in questo don Andrea Rossi, assistente unitario dell’Ac umbra, commentando il capitolo 16 del Vangelo di Marco, cioè l’ultimo, che sarà il brano guida del triennio per l’Ac italiana.
Marco descrive in modo scarno l’arrivo delle tre donne al sepolcro all’alba del primo giorno dopo il sabato per ungere il corpo di Gesù, mosse dall’amore più forte dell’ostacolo che si frappone davanti a loro: la pietra all’ingresso del sepolcro. Sappiamo bene cosa e chi vedranno al sepolcro e come spavento e stupore le faranno fuggire impaurite.
Don Andrea si sofferma sul Sabato santo, passaggio necessario tra la Passione e la Resurrezione, tempo di speranza e di disperazione, tempo della paura, della debolezza estrema, luogo di buio eppure lì e allora dove si sperimenta il tempo della fede. Nella grande solitudine, nel grande dolore si può sperimentare la purificazione della fede, il sacrificio che diviene fecondo. Il Sabato santo è tempo dell’attesa, quella della nostra resurrezione.

Gli undici viandanti liguri

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