A cura di Gigi Borgiani – Una sintesi degli interventi di mons. Bianchi e del presidente Truffelli all’incontro degli assistenti unitari regionali di Ac. Spunti di riflessione e piste di lavoro per il futuro dell’Associazione. Continua a leggere
La fraternità pellegrina contemplativa a San Girolamo
Dal 31 maggio al 2 giugno si è svolto a casa San Girolamo l’incontro della Fraternità Pellegrina Contemplativa. Questa esprime i suoi elementi qualificanti – pellegrina e contemplativa – nell’alternarsi di tre momenti: il tempo della quotidianità con Dio da cui deriva la consapevolezza di essere totalmente nelle mani di Dio e in comunione con tutti; la strada come luogo dell’incontro con l’altro; la fraternità che si esprime anche in frequenti momenti comunitari di confronto e di racconto per proseguire l’impegno di ogni giorno. Continua a leggere
Moreno Landrini è il nuovo Sindaco di Spello
A lui l’augurio dell’AC perché Spello con la sua tradizione storica, attraverso l’impegno suo e dei suoi collaboratori, possa continuare ad essere città accogliente, esempio di sintesi tra il bello della natura e dell’arte e il bene e il bello di vita dignitosa per chi la abita e per chi ha la fortuna di passare e sostare. Continua a leggere
Spello: a S. Girolamo la storia continua
Pubblichiamo le esperienze di tre amici che sono stati con noi a Casa San Girolamo. Fratel Oswaldo, Emanuela e Milo ci raccontano come è stato incontrarsi a San Girolamo. Continua a leggere
In occasione della canonizzazione di Papa GiovanniXXIII condividiamo alcuni estratti dalle lettere di fratel Carlo
«Come è grande il nostro Giovanni XXIII È davvero un gigante e ha saputo fare con la sua umiltà e piccolezza cose maisperate nemmeno dai più ottimisti.Quando dopo il mio lungo soggiorno nel deserto del Sahara,ebbi la gioia di rivedere papa Giovanni, egli mi chiese fissandomi con quei suoi occhietti vivaci e penetranti:“Dimmi, prima di andare laggiù in Africa, ci avevi pensato? Era stata una cosa premeditata?Nella tua vita, durante il tuo impegno qui a Roma in Azione Cattolica, non avevi qualche volta intravisto la possibilità di farti piccolo fratello? Non avevi intuito che la tua vita sarebbe cambiata, che ti saresti fatto religioso…?”. No, gli risposi, proprio no. Dio mi ha chiamato di sorpresa e in pochi giorni decisi l’accettazione di ciò che credevo sua volontà partendo per l’Africa… non avevo mai pensato prima di allora a questa svolta. E il Papa, fissandomi con un sorriso:“Capita sovente così. Si va a finire là dove non si era mai pensato…anche a me è capitata la stessa cosa… non ci avevo mai pensato”. E continuò a sorridere guardando lontano da una finestra che dava sul lago di Castel Gandolfo» (1962).
Voglio vivere questo 1963 come se fosse l’ultimo della mia vita. E non è escluso che sia così.
Ho offerto la mia vita a Dio in cambio di quella di Giovanni XXIII(almeno fino al termine del Concilio). In più, sovente, ho questa impressione. Sentimento? Realtà?Dio solo lo sa e lui sa i miei occulti pensieri» (Gennaio 1963).
In più, sovente, ho questa impressione. Sentimento? Realtà?Dio solo lo sa e lui sa i miei occulti pensieri» (Gennaio 1963).
“Mia carissima Dolce (*), sono contento che hai sentito tutta la grandezza di Giovanni XXIII e bene hai detto che se fossimo ancora ai primi tempi della Chiesa sarebbe canonizzato a furor di popolo. Io lo sento al centro del mio cuore e sento che mi aiuta tanto: era un gran santo. Lascia che i corvi gracchino anche se sono cardinali; nessuno ferma il piano di Dio» (Giugno1963).
«Sento tanto vicino il grande Giovanni XXIII. Quello è un santo! E non sarà facilmente dimenticato. Mai s’era vista una cosa simile qui in Francia. Ora bisogna pregare per il caro Paolo VI perché continui con la medesima tensione spirituale a guidare la Chiesa» (Luglio 1963).
(*)Diminutivo della sorella Dolcidia
Per concessione del mensile JesusCaritasQ 4/2014 – 1


