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La “pastorale del campanello”: il Consiglio diocesano Ac di Fano a Spello


«Noi però abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio». Il versetto 7 del quarto capitolo della Seconda lettera ai Corinti ha introdotto e accompagnato i tre giorni di ritiro per il Consiglio diocesano dell’Azione cattolica di Fano Fossombrone Cagli Pergola. A Spello, dal 28 al 30 settembre, si è voluto ricavare un tempo di riflessione, conoscenza e fraternità, in uno spazio caro alla tradizione associativa come Casa San Girolamo.
Dopo un’iniziale introduzione su alcuni brani di San Paolo, ci si è interrogati a lungo sulle debolezze che caratterizzano la nostra esistenza e di quanto, in confronto ad esse, sia grande la potenza di Dio. Tutto questo per capire che la programmazione pastorale che ci si sforza di portare avanti è comunque frutto dell’azione dello Spirito Santo e l’affanno perderebbe senso se non fosse concepito proprio in questa cornice.
Per aiutare i partecipanti a entrare nel vivo del proprio impegno, toccando le corde di ciò che ci anima più nel profondo, è stato scelto il testo di un intervento di monsignor Gualtiero Sigismondi, emblematicamente intitolato “Dalla pastorale del campanile a quella del campanello”. Tanti stimoli sia per il confronto, sia per l’analisi di alcune prassi che, seppur consolidate, ora si è chiamati a sostituirle con nuove attenzioni, ricordando che – come si legge in questo documento – «la libertà è una realtà che ha a monte la verità e ha a valle la carità, sua palestra, il luogo in cui si manifesta e si sceglie».
Il tutto è stato scandito dalla liturgia delle ore, dall’adorazione e dall’Eucaristia quotidiana, nonché dagli stessi momenti comunitari, nel pieno stile di Casa San Girolamo, per tradizione ritenuta “polmone spirituale dell’Azione cattolica”. Non a caso, poi, a scandire informalmente le giornate sono state le conversazioni, i confronti e la condivisione che hanno vissuto i consiglieri diocesani e le loro famiglie, imparando a riconoscersi come persone, prima ancora che a servizio di un’importante struttura associativa.
E come spesso capita, tre giorni non sono sembrati sufficienti a completare questo tempo di grazia. Ciò dunque rappresenta l’impegno irrequieto a dare un rinnovato slancio agli stili personali e pastorali di ciascuno.
Matteo Itri

Spello, 4-6 ottobre: Memoria di Carlo Carretto nella ricorrenza del 30° anniversario della morte

Tre giorni intensi, a Spello, per ricordare Carlo Carretto a 30 anni dalla morte. Il 4, 5 e 6 ottobre nella cittadina umbra saranno proposti momenti di preghiera, di cultura e di riflessione sulla figura di “fratel Carlo”, che fu presidente della Gioventù italiana di Azione Cattolica (Giac) dal 1946 al 1952. Divenuto più tardi Piccolo Fratello del Vangelo, ha vissuto per dieci anni nel deserto algerino e, tornato in Italia, ha fondato a Spello, nel Convento di san Girolamo, ai piedi del Monte Subasio e a pochi chilometri dall’Assisi di Francesco, la Fraternità dei Piccoli Fratelli del Vangelo. La loro casa sarà da subito luogo di preghiera aperta all’accoglienza di giovani e adulti desiderosi di mettersi in ascolto della parola di Dio; una significativa esperienza di Chiesa nel post-Concilio che ha avuto in Carlo Carretto un compagno di strada per migliaia di cammini vocazionali e spirituali.
Il programma della tre giorni è così articolato:
 Giovedì 4 ottobre alle ore 17 presso Casa San Girolamo Messa in ricordo di fratel Carlo
 Venerdì 5 ottobre alle ore 16.30 presso il Teatro Subasio la proiezione del film Il mio nome è Thomas e l’incontro con Terence Hill, il noto “don Matteo” all’anagrafe Mario Girotti, regista, sceneggiatore ed interprete di un road movie che trae spunto da “Lettere dal deserto”, il libro di maggior successo di Carretto («È un personaggio che mi piace moltissimo per la sua profondità espressa con un linguaggio adatto a tutti. Aveva la stessa semplicità di papa Francesco, forse anche di più. Una semplicità che è saggezza, la capacità di guardare le cose nel modo giusto», afferma l’attore in una recente intervista).
– Sabato 6 ottobre alle ore 15.30 presso il Teatro Subasio presentazione del libro Carlo Carretto ieri e oggi curato da Gianni Borsa, giornalista dell’agenzia di stampa Sir e direttore della rivista “Segno nel mondo” dell’Azione cattolica italiana. Intervengono Gian Carlo Sibilia, Piccoli Fratelli di Jesus Caritas, e Michele Tridente%2

Con Terence Hill a Spello per ricordare Carlo Carretto

Tre giorni intensi, a Spello, per ricordare Carlo Carretto a 30 anni dalla morte. Il 4, 5 e 6 ottobre vengono proposti momenti di preghiera, di cultura e di riflessione, compresa la presentazione del nuovo libro Ave su fratel Carretto a San Girolamo con interventi di Giancarlo Sibilia (Piccoli fratelli Jesus Caritas) e del vicepresidente nazionale per il settore Giovani di Ac, Michele Tridente.
Tra le “sorprese” della tre-giorni la presenza di Terence Hill, il “don Matteo” che tutti conosciamo, per presentare il suo nuovo film che trae spunto da un fortunato libro di Carretto: “Lettere dal deserto”.
Nella locandina appuntamenti e orari.

“Conversazioni a Spello”, Presidenza nazionale Ac e molte visite: giorni intensi a Casa San Girolamo


Tre giorni davvero intensi a Casa San Girolamo. La Casa ha ospitato dal 14 al 16 settembre la Presidenza nazionale di Azione cattolica per alcuni giorni di lavoro e, nel pomeriggio di sabato 15 settembre il secondo appuntamento annuale (il primo fu nel 2017, con Ferruccio De Bortoli, su “Cattolici e politica”) con le “Conversazioni a Spello”, promosso dall’Ac assieme all’Amministrazione comunale. Titolo: “Cattolici e Islam”.
Alle 16 di sabato si è svolta una visita storico-artistica al complesso di San Girolamo, con l’aiuto della guida Silvia; quindi un momento di conoscenza della biografia di Carretto e dell’esperienza della fraternità avviata da fratel Carlo e dai Piccoli fratelli di Charles de Foucauld . A seguire una tappa di riflessione sulla tomba dello stesso fratel Carlo.

Alle 18 la conferenza, moderata dal giornalista Piero Pisarra, cui ha portato il saluto il sindaco di Spello Moreno Landrini. Presente anche l’assistente generale di Azione cattolica, e vescovo di Foligno, mons. Gualtiero Sigismondi.
Apprezzati gli interventi dei relatori: la professoressa Shahrzad Houshmand Zadeh, teologa e docente di Studi islamici presso la Pontificia Università Gregoriana; mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, vescovo titolare di Emmaus, ausiliare di Gerusalemme e vicario patriarcale per la Palestina. Un messaggio convergente il loro, che ha sottolineato alcuni grandi temi: il ruolo centrale della fede per la vita di ogni donna e uomo; il senso e il valore della libertà; l’importanza della reciproca conoscenza – nel rispetto delle differenze – fra cattolici e musulmani, conoscenza che nutre a sua volta un positivo dialogo non solo ecclesiale, ma anche sociale e culturale.
Infine il centinaio di presenti è stato invitato a una cena conviviale preparata dai volontari della Casa con il generoso aiuto delle Ac delle diocesi umbre.
Numerose anche le visite in questi giorni, fra cui quella di un folto gruppo di giovani di Ascoli, giunto per un momento di preghiera, e la presenza alla conferenza dei giovani della diocesi di Foligno. Diversi momenti di preghiera e amicizia hanno arricchito l’agenda di una tre-giorni particolarmente significativa per la Casa.