Non è facile capire il mistero della trasfigurazione che ci rivela chi è Gesù; il Volto bello, luminoso di Gesù tanto che vien voglia di fare tre tende, di fermarsi. Nello stesso tempo però in questa scena di angolo di paradiso (il Gesù glorioso con noi) percepiamo i nostri limiti, i nostri volti proprio non così belli, il nostro rimanere con la faccia a terra, pieni di timore: cosa accadrà di noi?
Ci troviamo tra due monti: il Tabor e il Calvario, tra l’essere vicini a Gesù e le fatiche della vita e della fedeltà alla croce. Ma non possiamo fermarci anche perché, come ci ricordano le altre letture di questa seconda domenica di quaresima, siamo chiamati a lasciare e ad andare. Andare per essere ponte tra due mondi: quello bello che sogniamo, quello purtroppo delle apparenze e quello dei volti sfigurati. Già, perché anche questi volti sono chiamati a trasfigurarsi, a trovare la gioia dell’essere e del vivere. Troppo comodo fermarsi, la nostra tenda è là in mezzo alle folle dai volti anonimi perché non hanno la possibilità o la forza di guardare in alto, di stupirsi, di trovare ciò che vale: il Volto di Gesù. Continua a leggere
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Mons. Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno e amico di Casa San Girolamo, nuovo Assistente generale di Ac. La prima visita proprio a Spello
Abbiamo appreso con gioia la notizia che il vescovo di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi, è stato nominato da Papa Francesco nuovo Assistente ecclesiastico generale dell’Azione cattolica italiana.
Lo abbiamo conosciuto fin dai primi passi dell’avventura di Casa San Girolamo. Da subito ne abbiamo apprezzato la profonda spiritualità, la devozione all’Eucaristia e alla Parola, l’amore alla Chiesa, la capacità di relazione e di cura pastorale. Tra i primi a varcare la soglia del rinnovato “conventino” (così lo definì Carlo Carretto), non ha fatto mai mancare il suo sostegno e il suo incoraggiamento. Il riferimento a Casa San Girolamo nel suo messaggio appena indirizzato all’associazione non è certo casuale: «Il Signore, che “tutto dispone con forza e dolcezza”, ha permesso che, di recente, l’Azione cattolica italiana piantasse una “tenda” proprio nella diocesi di Foligno, a Spello, nel Convento di San Girolamo, in cui Carlo Carretto, cresciuto nelle file dell’Ac, ha scritto una pagina inedita di vita ecclesiale». Continua a leggere
3/5 marzo: con don Tony week-end per gli sposi
Ognuno di noi ha quasi un “dovere di felicità” con se stesso e cioè quello di raccontarsi storie d’amore. Ognuno di noi è attraversato da una storia d’amore. Siamo frutto di una storia d’amore.
Allora in questi giorni a Spello, posto fantastico di pietre e di cielo, proveremo a raccontarci le nostre storie, i nostri primi pianti e i nostri grandi sogni.
Lo faremo (primo fine settimana di Quaresima, da venerdì 3 a domenica 5 marzo) camminando insieme: sposi di molti passi e sposi che vedono ancora pulite le scarpe, e un prete che di storie d’amore è travolto.
Quaresima: la Parola è un dono, l’“altro” è un dono. Il messaggio di papa Francesco, l’invito a San Girolamo
Casa San Girolamo apre, ancora una volta, la porta. Una delle tante porte che, in Quaresima, si spalancano per accogliere coloro che desiderano vivere questo tempo secondo quanto ancora una volta papa Francesco ci ricorda nel messaggio indirizzato a tutti circa la Quaresima: “La Quaresima è il momento favorevole per intensificare la vita dello spirito attraverso i santi mezzi che la Chiesa ci offre: il digiuno, la preghiera e l’elemosina. Alla base di tutto c’è la Parola di Dio, che in questo tempo siamo invitati ad ascoltare e meditare con maggiore assiduità”.
“La Parola di Dio è una forza viva, capace di suscitare – aggiunge Bergoglio – la conversione nel cuore degli uomini e di orientare nuovamente la persona a Dio. Chiudere il cuore al dono di Dio che parla ha come conseguenza il chiudere il cuore al dono del fratello”. Continua a leggere
Abbandono, ricerca e scelta per il Regno
Il Vangelo di questa domenica (8° del tempo ordinario-romano) per alcuni suoi passaggi quasi bucolici sarebbe da leggere sul terrazzo di Casa San Girolamo, accompagnati dal volo e dal cinguettio degli uccelli “residenti” e con lo sguardo sulla campagna, sugli ulivi che rivestono la collina… In questo luogo splendido e nello stesso semplice e povero, non sarebbe difficile riflettere e cercare di assimilare gli spunti del Vangelo.
Abbandono (vivere senza affannarsi nonostante il mondo frenetico e pieno di contraddizioni e tenebre) e ricerca del regno.
Per evitare di scrivere tante parole, circa l’aspetto dell’abbandono possiamo riproporre la preghiera di Charles de Foucauld, preghiera tipica del luogo un tempo frequentato dai Piccoli Fratelli e ora nostro “polmone spirituale”. «Padre, mi abbandono a Te, fa di me ciò che ti piace. Qualsiasi cosa tu faccia di me, ti ringrazio. Sono pronto a tutto, accetto tutto, purché la tua volontà si compia in me, e in tutte le tue creature: non desidero nient’altro, mio Dio. Rimetto l’anima mia nelle tue mani, te la dono, mio Dio, con tutto l’amore del mio cuore, perché ti amo. È per me un’esigenza di amore, il donarmi a Te, l’affidarmi alle tue mani, senza misura, con infinita fiducia: perché Tu sei mio Padre». Continua a leggere