
“L’accompagnamento spirituale” (30 giugno/3 luglio, don Marco Ghiazza);

“La regola di vita” (7/10 luglio, don Emilio Centomo);

“Il taccuino” (14/17 luglio, don Michele Pace);

“Il desiderio più grande” (21/24 luglio, don Ugo Ughi).
Sono quattro delle proposte forti che caratterizzano l’estate a Casa San Girolamo di Spello. Da giugno a tutto settembre il “polmone spirituale” dell’Azione cattolica resta aperto con varie iniziative di accoglienza e fraternità. Il programma s’infittisce a luglio soprattutto attorno al tema della spiritualità laicale.
Le iscrizioni sono aperte sin d’ora secondo le consuete modalità: in questo sito si trovano i riferimenti a calendario, notizie utili, contatti per le prenotazioni e iscrizioni.

Rimini – San Girolamo: il titolo di questa breve cronaca non tragga in inganno. Non è la cronaca di una partita di calcio o pallavolo tra un gruppo di persone di Rimini e gli abitanti di casa San Girolamo! È il breve racconto di un intenso fine settimana che ha visto come protagonisti adulti e giovani di AC di Rimini.
Domenica 29 maggio sono stato a Spello. Il paese era bloccato per l’infiorata. Naturalmente, migliaia di persone per le strade e i vicoli. Ho fatto a passo d’uomo gli ultimi due chilometri, fino alla rotonda. Poi si comincia a salire lentamente, tra gli ulivi, fino all’ultimo tratto, dopo aver girato a gomito a destra. Cipressi a destra e ulivi a sinistra, con la Via Crucis che accompagna. Infine: San Girolamo! Quando vengo quassù, le tensioni si allentano, i muscoli si rilassano e i pensieri diventano leggeri. Il cuore ritorna alla sua pace. Solo il pensiero di poter passare qualche giorno tra le mura spesse del convento mi riconcilia con i pesi di un anno vissuto di corsa. Sì. Finalmente arriva l’estate di San Girolamo.
Credenti inquieti, certo: non può essere diversamente. Perché il Vangelo non è un romanzo accomodante, ma un esigente e a tratti spigoloso compagno di strada (l’episodio dei discepoli di Emmaus…), che fa luce, scalda il cuore ma ne chiede la conversione; infonde coraggio per abbandonarsi al Cristo della croce e della resurrezione. Così da essere missionari, personalmente e comunitariamente (la Chiesa), testimoni del Vangelo per le strade del mondo e nelle pieghe della storia.