Alla vigilia della festa dell’Assunta don Giorgio ci ha proposto una lectio sulla Parola a partire da due figure femminili: Agar e Rebecca (Genesi 16 e 24). Uno degli aspetti più curiosi della vicenda di queste due donne è dato dal fatto che le loro decisioni, guidate da angeli del Signore, avvengono presso un pozzo.
Presso il pozzo sulla strada di Shur, Agar accoglie la parola dell’angelo che la invita a ritornare da Sarai e di restare a lei sottomessa. Al pozzo sulla strada verso la città di Nakkor (fratello di Abramo) Rebecca offre acqua al servo di Abramo che là si era recato per trovar moglie a Isacco.
Persone che si recano al pozzo… la sete di acqua si rivela bisognosa di qualcosa di più. Una sete di vita, di verità.
Sono tanti i pozzi di cui leggiamo nella Bibbia. Quello più familiare è certamente il pozzo di Giacobbe, dove avviene l’incontro tra Gesù e la samaritana (Gv 4).
Anche noi oggi abbiamo un pozzo! Chi viene a Casa San Girolamo manifesta la sete, il bisogno di un tempo, se pur breve, per incontrare il Signore e per attingere di quell’acqua che solo da Lui viene e che permette di proseguire il cammino. Un cammino che non si esaurisce a livello personale ma che cerca di portare acqua di vita vera alle tante persone che soffrono la sete della solitudine, del dubbio, della miseria, della fede.
Attorno al pozzo di San Girolamo, in ascolto della Parola, si incrociano le esperienze e le situazioni di vita più diverse. È questo uno degli aspetti più tipici dei giorni qui a Spello perché sono segno di comunione e di condivisione, sono segno di impegno e di testimonianza, di gioia e di speranza.